Rimossi dalla rotonda i ciclisti padani

 Se ne sono andati in silenzio. Dopo tanto clamore, l’addio è stato in sordina. I ciclisti padani hanno lasciato ieri, lunedì 19 agosto, la rotonda di Capolago.
Una decisione presa dall’amministrazione comunale di Buguggiate in accordo, pare, con i vertici provinciali della Lega.
Non saranno in molti a rimpiangere le nove sagome in legno a cavallo di una bicicletta; collocate cinque anni fa erano state oggetto di contestazioni, attacchi, richieste di rimozione con tanto di petizione e scherzi di ogni tipo: erano stati travesititi da babbo natale, da Pinocchio, pitturati di bianco, ammanettati. Insomma nessuno aveva dimostrato particolare simpatia per le "icone" della Lega
Le sagome rappresentano Umberto Bossi (era in testa al gruppo) Roberto Maroni, Giuseppe Leoni, che è l’autore delle sculture, Giancarlo Giorgetti, Fabio Rizzi, Marco Reguzzoni, Dario Galli, Attilio Fontana e Alessandro Vedani, ex sindaco di Buguggiate.
Ieri mattina nessuno ha accompagnato la "mesta" partenza: gli atleti padani se ne sono andati senza neanche un applauso. Ma dove sono adesso? Sono custoditi a Buguggiate ma che fine faranno è presto per dirlo: potrebbero andare all’asta, restare sepolti in uno scantinato, tornare al legittimo proprietario (il creatore Giuseppe Leoni) oppure, dice il segretario provinciale del Carroccio Matteo Bianchi, essere esposte addirittura in via Bellerio: «Non ci sono motivazioni di carattere politico – spiega -. Ne discuteremo, avevano un senso nel 2008, oggi le polemiche non hanno più ragion d’essere. Ha deciso l’amministrazione di Buguggiate con cui la Lega non ha nessuna acredine: oltretutto a Buguggiate ci sarà l’assemblea nazionale della Lega Nord l’8 settembre». Inutile negarlo: il destino dei ciclisti è indissolubilmente legato a quello del partito che erano lì a glorificare.

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