Rivive dopo 30 anni la salita al Sacro Monte di Papa Giovanni Paolo II

Dal 2 novembre sarà aperta al pubblico una singolare mostra "open air" sul Viale delle Cappelle, che accompagnerà i visitatori in un percorso storico, che ricostruirà la storica "camminata" di papa Wojtyla

Sarà una salita al Sacro Monte speciale, quella che aspetta i pellegrini varesini da domenica prossima in poi:  in occasione del trentesimo anniversario della visita di san Giovanni Paolo II a Santa Maria del Monte – avvenuta il 2 novembre 1984 – sarà infatti aperta al pubblico una singolare mostra "open air" sul Viale delle Cappelle, dal primo Arco alla piazzetta del Santuario, che accompagnerà i visitatori in un percorso storico, che ricostruirà la camminata di papa Wojtyla al Sacro Monte varesino.

Trentuno grandi installazioni, distribuite lungo la salita, richiameranno alla memoria dei varesini e non solo, il significato di quella presenza eccezionale in un luogo unico: le installazioni, alte tre metri e poste in prossimità delle Cappelle, riproducono le immagini fotografiche in bianco e nero scattate dal fotografo varesino Carlo Meazza, e che documentano con rara efficacia il gesto del Pellegrinaggio di Giovanni Paolo II, scandito dalla recita del Rosario tra due ali di folla.
«Un lavoro che realizzai per un instant book, 30 anni fa, grazie alla lungimiranza e l’attenzione di monsignor Macchi, che seguì personalmente la pubblicazione di quella storia per immagini raccontata da me, Giorgio Lotti e Vivi Papi – spiega Meazza – E sono grato a chi ha voluto riprendere queste foto, perché è un riconoscimento a uno dei principali valori della fotografia :quello di rappresentare il perpetuarsi di un ricordo».

La selezione delle immagini ha privilegiato, accanto all’ascesa del Pontefice, la presenza dei fedeli, così da offrire a chi salirà lungo il percorso, una sorta di “specchio temporale” in cui riconoscersi, riconoscere e riscoprire il significato dell’esperienza vissuta allora e riproposta oggi. «Ogni tappa avrà tre grandi pannelli: due sosterranno le foto, una del Papa, l’altra delle persone, e una sarà una parte del testo del discorso pronunciato al Sacro Monte da Giovanni Paolo II – spiega Gianfranco Giuliani, che ha curato la mostra insieme a Andrea Benzoni – Chi percorrerà la salita delle Cappelle potrà letteralmente rivivere quel momento con il susseguirsi dei pannelli. Che saranno, tra l’altro, en plein air, e quindi visibli e fruibili in qualunque momento, senza "orari di apertura"»

Il percorso avrà inizio all’interno del nuovo spazio espositivo dedicato a Papa Paolo VI e a monsignor Pasquale Macchi oltre il primo Arco: dove una volta c’era un ristorante hotel, "La Samaritana", ora ci sarà il pregevole spazio aperto al pubblico della Fondazione Paolo VI. Qui sarà proiettato un video con le riprese filmate della giornata del 2 novembre 1984 e sarà disponibile uno strumento editoriale che, assieme al volume pubblicato dalla varesina Concreo Edizioni, orienterà il cammino dei pellegrini fino alla piazzetta del Santuario dove, a conclusione dell’itinerario, sarà posta la preghiera alla Vergine composta da papa Paolo VI e recitata da Giovanni Paolo II durante l’incontro riservato con i parrocchiani di Santa Maria del Monte.

Il volume che si accompagna alla mostra raccoglie una più ampia scelta di immagini, la trascrizioni dei discorsi pronunciati dai protagonisti dell’incontro nel 1984 e una serie di contributi curati, tra gli altri, da monsignor Gilberto Donnini, presidente della Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese, monsignor Erminio Villa, arciprete di Santa Maria del Monte, dal vicario episcopale monsignor Franco Agnesi, dalle Romite Ambrosiane e da Riccardo Broggini, vicepresidente della Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese. «Ho un ricordo vivissimo di quel giorno – ha ricordato Broggini – Da Alpino, mi stupì persino la gagliardia con cui Papa Giovanni Paolo saliva la strada delle cappelle» 

Le installazioni resteranno esposte per oltre due mesi – quindi anche nel periodo delle festività natalizie – fino al 6 gennaio 2015. Nel corso delle settimane di permanenza dell’esposizione saranno promossi incontri e iniziative secondo un programma che sarà presto comunicato.

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese  in collaborazione con la parrocchia di Santa Maria del Monte, con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia, della Provincia di Varese, del Comune di Varese – presente con l’assessore al commercio Sergio Ghiringhelli, che ha ricordato le ultime iniziative dell’assessorato per il borgo di Santa Maria del Monte – e con il sostegno di Fondazioni bancarie, enti pubblici e soggetti privati.

L’importante evento culturale è patrocinato dal Consiglio regionale della Lombardia. Il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, in una nota ha voluto sottolineare il valore dell’iniziativa: «Credo sia giusta – ha scritto – l’intuizione degli ideatori che hanno scelto di ricordare questo evento. Il patrocinio del Consiglio regionale vuole manifestare l’adesione dell’istituzione a questa iniziativa e l’attenzione al territorio e alla sua storia, soprattutto per testimoniare la presenza di un Santo in un luogo simbolo per Varese per tutta la Lombardia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Ottobre 2014
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