Rosetum: da 90 anni insegna a diventare cittadini del mondo

L'estate prossima, l'istituto paritario taglia l'importante traguardo. Una storia di eccellenza soprattutto in campo linguistico. E per l'occasione ci sarà un "regalo"

Da novant’anni aiutano i ragazzi a diventare "cittadini del mondo". L’Istituto Rosetum di Besozzo arriverà, la prossima estate, a tagliare l’importante traguardo. Una storia caratterizzata sempre da una specifica vocazione: permettere ai ragazzi di conoscere bene le lingue straniere. E oggi, quella caratteristica, è indubbiamente un valore, alla luce del momento economico poco favorevole ma, soprattutto, dell’impietosa analisi fatta dall’Ocse sulla preparazione dei nostri studenti definiti a "rischio espulsione" per le scarse conoscenze linguistiche e matematiche.

 
«dal prossimo anno scolastico – spiega il preside Filadelfio Ferri ( nella foto sopra) – adotteremo un progetto avviato in un comprensivo di Gallarate che ha investito risorse per dare ai propri alunni un insegnamento della lingua inglese di livello. Anche al Rosetum, grazie alle professionalità presenti, offriremo un percorso linguistico rinforzato sin dalla primaria. La settimana avrà 29 ore di scuola perché ci saranno due ore in più di inglese che saranno implementate nel corso degli altri anni. Così, alla secondaria di primo grado, si potrà anche avviare l’insegnamento di una materia in lingua inglese che diventerà curricolare al liceo». Il "Clil" infatti, previsto dalla Riforma, è stato adottato trasversalmente : «Un progetto, il CLIL verticale, che non è solo una proposta pionieristica di studio veicolare delle lingue a tutte le età, ma anche uno specchio della nuova realtà internazionale che si è costituita negli ultimi anni all’Istituto Rosetum: nel corpo docente, infatti, sono ormai presenti insegnanti di gran parte dell’Unione Europea (Spagna, Austria, Inghilterra, Bulgaria, Grecia, solo per citare gli ultimi arrivi), che hanno reso possibile l’avvio sperimentale, già quest’anno, di moduli di studio bilingui sempre più vari, flessibili e adattabili alle esigenze delle varie classi».
 
Sin dalla media ( secondarie di primo grado), dunque, c’è la possibilità di seguire corsi extra per poter ottenere le certificazioni linguistiche, corsi che diventano "curricolari" al liceo. Sono numerosi gli studenti che ottengono certificazioni di rilievo come B1 e B2, ma anche C1. « Grazie alla presenza delle Lim, che dal prossimo anno verranno implementate, si riesce a fare una didattica innovativa dove il gruppo classe lavora insieme con sistemi innovativi rispetto alla classica lezione frontale».
A completare il quadro delle esperienze internazionali si aggiungono le diverse opportunità di scambio, stage, vacanze studio che permettono agli alunni del Rosetum di trascorrere settimane di full immersion linguistiche in altri paesi. 
 
In occasione dei 90 anni dell’istituto, infine,  le Suore della Carità della Santa Croce hanno promosso il progetto Open Call: alle borse di studio già erogate nello scorso mese di settembre è stato aggiunto uno stanziamento straordinario di 50.000 euro per il sostegno del diritto allo studio, che si tradurrà in riduzioni della retta scolastica. Afferma suor Hildegard, madre superiore della Provincia Italiana: «Mai come di questi tempi è importantissimo lanciare segnali concreti e coraggiosi di speranza. Non è il momento di gettare la spugna, bisogna continuare ad investire nella formazione dei nostri bambini, ragazzi e giovani, perché loro sono la società del futuro. Per questo crediamo sia molto importante dare loro fiducia e stare accanto alle famiglie che hanno il compito di aiutarli a crescere». 
 
Dal prossimo anno, infine, il Rosetum allargherà la sua offerta formativa proponendo un nuovo percorso liceale: lo scientifico classico ma potenziato con lo studio di due lingue straniere.
Per conoscere le proposte e le attività si può partecipare agli Open Days dei prossimi 15 e 16 novembre, o a quelli di dicembre e gennaio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Novembre 2013
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