“Solidarietà alle colleghe vittime di molestie”

Una nota del comitato Pari Opportunità in seno all'Ordine, fa il punto su quanto accaduto negli uffici del giudice di pace

Arriva una presa di posizione dal mondo dell’avvocatura sull’arresto del giudice di pace e l’accusa di avere, per anni, molestato le avvocatesse. L’ha diffusa oggi, un comitato di avvocati che si chiama "Comitato Pari Opportunità degli Avvocati di Varese". Nella nota, firmata a nome del gruppo si legge: 

Con riferimento ai gravi fatti di cronaca cittadina che hanno coinvolto l’Ufficio del Giudice di Pace di Varese, nell’attesa che la giustizia faccia il proprio corso, il Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine degli Avvocati di Varese manifesta la propria solidarietà a tutte le colleghe e colleghi che subiscono atti di violenza, intimidazione o molestia e che si ribellano denunciando i fatti di cui sono vittime. Il comitato è consapevole che più della verità spaventa lo sguardo incredulo di chi ascolta tali confidenze, nel timore di non essere creduto. Il c.p.o. da sempre lavora per combattere le disuguaglianze e per promuovere azioni positive volte ad eliminare disparità di genere nello svolgimento dell’attività professionale. Per tale ragione elaboreremo una procedura per fornire supporto a chi decidesse di denunciare discriminazioni di genere e ci rendiamo disponibili sin d’ora ad ascoltare coloro che vogliano dare suggerimenti e supporto a questo scopo. Comitato Pari Opportunità degli Avvocati di Varese

La vicenda è quella dell’arresto di Luciano Soma, che abbiamo raccontato nei giorni scorsi: l’arresto ma anche gli incredibili racconti raccolti dagli inquirenti di quanto stava accadendo. E la paura delle vittime di non essere credute. Il giudice di pace si trova ora ai domiciliari, si è autosospeso spontaneamente dalla carica ma verso di lui, ricorda il suo avvocato difensore Renato Piccinelli, non c’è stato alcun provvedimento dell’amministrazione giudiziaria. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Ottobre 2014
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