“Sul confine”, la vita e la morte in scena sul palco del Nuovo

La morte, la guerra e lo scottante tema dell’uranio impoverito. Ci sarà questo e molto altro sul palco del Cinema Teatro Nuovo di Varese nello spettacolo di giovedì 14 marzo alle 21. “Sul Confine” è un’opera della compagnia “Carrozzeria Orfeo”, giovane ma molto vivace esperienza animata anche da un attore e drammaturgo varesino, Gabriele Di Luca, classe 1981, pesarese di nascita e cazzaghese di adozione: formatosi all’Accademia “Nico Pepe” di Udine si è poi lanciato con i suoi compagni di avventura Massimiliano Setti e Luisa Supino nella nuova esperienza di una compagnia fatta in casa: «L’abbiamo chiamata Carrozzeria Orfeo perchè soprattutto agli inizi avevamo pochissimi strumenti, montavamo, smontavamo, ci occupavamo delle luci e della scenografia da soli. Carrozzeria ci dava l’idea di un luogo in elaborazione, dove ci si sporca le mani; Orfeo è un riferimento al teatro classico, al radicamento alla tradizione che deve esserci sempre e comunque – spiega Di Luca -. Abbiamo voluto mettere in piedi un’esperienza dove la parola tornasse al centro, in un momento nel quale la parola è sempre meno centrale». E così ecco Nuvole barocche, Gioco di mano, Idoli, Roba dell’altro mondo e Sul confine, lavoro portato in giro per l’Italia per una cinquantina di repliche (dopo Varese appuntamento ad aprile a Palermo il 4, 5 e 6 e a Milano dal 14 al 27 maggio al teatro Out Off con Idoli e Roba dell’altro mondo).

«Sul confine parla di morte, di guerra e di uranio impoverito. Ci siamo aggiornati, informati, abbiamo chiesto documenti alle commissioni parlamentari e alle associazioni di famigliari che hanno indagato su questo tema. Ci sembra un modo per parlare della precarietà del soldato che una volta doveva lottare per sopravvivere con le scarpe di cartone e equipaggiamenti non adeguati e che oggi va allo sbaraglio con la paura di un male nascosto che colpisce all’improvviso», spiega Di Luca, sul palco con Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi, anch’essi poco più che trentenni. Tutti e tre curano la regia col supporto di Roberto Capaldo, la drammaturgia è di Di Luca, le musiche di Setti, le luci di Diego Sacchi, l’organizzazione di Luisa Supino (produzione Carrozzeria Orfeo / Centro RAT -Teatro dell’Acquario in collaborazione con Questa Nave).

«È una storia d’azione, parla di tre ragazzi partiti per una missione di pace che con la pace ha poco a che fare. Si comincia in un non luogo molto buio, dove i tre si ritrovano e ricordano di quando erano vivi. Sono soldati, che finiscono per cercare se stessi e il senso dell’esistere. Il loro destino è profondamente legato all’immagine di un fiume che scorre in mezzo al deserto e trascina con sé gli orrori della guerra, i segreti dell’esercito e la tragedia dell’uranio impoverito – racconta Di Luca -. Il presente è onirico e i ricordi diventano il momento più concreto per ricostruire un passato perduto. Sono “sul confine”: luogo di scelta e di passaggio che separa vita e morte, verità e menzogna, ricordi da espiare, sofferenza e lampi di confidenza umana». “Sul confine” ha ricevuto diversi riconoscimenti: vincitore della 5a edizione del Premio Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti”, vincitore del Premio Nazionale della Critica 2012 dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Uno spettacolo da non perdere.

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Cinema Teatro Nuovo, giovedì 14 marzo, ore 21, all’interno della rassegna “Gocce”
Biglietti: Intero 12 €, Ridotto 10 € (soci Filmstudio 90, Arci, Coop, enti convenzionati Filmstudio’90, under 25, over 65, gruppi), Studenti medi e universitari 8 €.
Info e prenotazioni: Ragtime – Tel. 334.2692612 – arciragtime@gmail.com