Ultima chiamata per Villa Mylius
Ristrutturare la villa con l’aiuto della Fondazione Cariplo, e poi richiamare lo chef Marchesi, ma la strada è in salita
Il progetto della «Accademia del gusto» di Gualtiero Marchesi è appeso a un filo, ma l’ultima chiamata potrebbe essere quella rappresentata da un progetto di ristrutturazione della villa di proprietà del comune, che Palazzo Estense vorrebbero farsi finanziare dalla Fondazione Cariplo. Ovviamente, il comune non può decidere in proprio lo stanziamento, ma chiederà all’ente che ha in mano il pallino sui finanziamenti, di elargire una cifra per la rinascita dell’antica dimora.
Ufficialmente, è tutto in mano al sindaco, Attilio Fontana, che ha chiesto nuovamente al grande chef Gualtiero Marchesi la disponibilità a entrare nella villa e realizzare il progetto di cui si parla oramai da tre anni. Tuttavia, non è per nulla semplice e le certezze, a oggi, stanno a zero.
Molte prospettive sono già sfumate. La Fondazione Marchesi un tempo si sarebbe accollata la ristrutturazione ma in cambio aveva chiesto la possibilità di realizzare un auditorium interno che la soprintendenza dei beni culturali non ha autorizzato. Secondo il vicesindaco Carlo Baroni servirebbero all’incirca 4 milioni di euro. Palazzo Estense sta per elaborare il progetto da presentare alla Fondazione Cariplo ma non ha ancora deciso quanti soldi chiedere. Il piano è quello di ristrutturare la villa e poi coinvolgere nuovamente la Fondazione Marchesi. Da parte loro, sembra che ci sia una disponibilità. Prossimo step, a metà settembre. Il sindaco ci spera, perché tutto l’affare di villa Mylius, dalla donazione, fino alla destinazione futura, è sempre passata dalla mediazione del suo ufficio. L’unica certezza in questo momento è che entro l’anno sarà ammodernato il parco.
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CHE COS’E’ VILLA MYLIUS
Le prime notizie della villa risalgono al 1775, anno in cui venne costruita dai nobili Torelli, poi ampliata nel 1808. Ceduta nel 1902 a Giorgio Mylius, industriale della tessitura, venne restaurata; affidata la direzione dei lavori all’architetto milanese Achille Majnoni d’Intignano, il risultato della ristrutturazione è visibile ancora oggi.
Per tre generazioni è stata residenza della famiglia Babini Cattaneo che nel 2007 l’ha donata al Comune di Varese. Nel 2011 il comune ha annunciato che la villa sarebbe stata destinata alla creazione di una Accademia del gusto curata dallo chef Gualtiero Marchesi, ma il progetto si è bloccato.
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