Un ponte di amicizia tra Italia e Bielorussia

Venerdì 30 gennaio alle 20.45 in oratorio ad Arcisate in piazza san Vittore Martire serata del comitato per l’accoglienza e la salute dei minori bielorussi per conoscere la realtà dell’associazione

Un ponte di amicizia tra Italia e Bielorussia. È quello che vogliono rinforzare e promuovere i volontari del comitato per l’accoglienza e la salute dei minori bielorussi nel quadro del progetto “Sapere e Amare" promosso dall’Unità pastorale Arcisate – Brenno Useria. Venerdì 30 gennaio alle 20.45 in oratorio ad Arcisate in piazza san Vittore Martire ci sarà una serata per conoscere il progetto e quello che negli anni l’associazione ha messo in campo per aiutare le popolazioni e soprattutto i minori colpiti dalla tragedia atomica di Chernobyl. Dopo la serata ci sarà un simpatico rinfresco.

Il progetto "Sapere e Amare" è nato nell’anno 1998 nella parrocchia di Arcisate, su proposta dell’allora coadiutore don Luigi Carugo. La Caritas parrocchiale, sostenuta dal parroco don Luigi Sacchi, si è attivata proponendo alla comunità il “progetto salute”. Nell’anno successivo anche la parrocchia di Brenno, grazie alla sensibilità del parroco don Giuseppe Pediglieri, ha accolto l’iniziativa. A 17 anni di distanza il progetto è sempre attivo con l’appoggio del parroco don Giampietro Corbetta, inserito nelle molteplici attività della Caritas e gestito da un comitato organizzativo proprio. Lo scopo dell’iniziativa è l’ospitalità temporanea per una vacanza terapeutica dei bambini accolti da famiglie. Tante le famiglie coinvolte in questi anni, tanti i bambini ospitati in tutta la valle, principalmente Arcisate e Brenno, Porto Ceresio, Bisuschio, Besano, Induno Olona, Cuasso al Monte, Baraggia, Cantello e perfino Milano e Como. Si tratta di una forte esperienza umana e cristiana di solidarietà, vissuta in maniera collettiva con le altre famiglie ospitanti. Occorre donare al bambino le stesse cure e attenzioni che si danno ai propri figli, senza distinzione alcuna. E’ un’esperienza di dono grande, di apertura del cuore, oltre che delle porte della propria casa. I bambini accolti nella maggior parte dei casi provengono da Novosiolki, un piccolo villaggio a circa 30 km da Gomel. La vacanza-salute, proposta nei mesi di giugno/luglio (sostenuta dall’oratorio feriale), luglio/settembre e dicembre, consente ai bambini di rinforzare il loro sistema immunitario compromesso dalle radiazioni, permettendo loro di migliorare lo stato di salute e contemporaneamente di fare una bella esperienza familiare e di oratorio. Per ospitare i bambini non è necessario avere una grande casa, enormi disponibilità economiche, dei figli loro coetanei o conoscere la loro lingua; è sufficiente garantire loro affetto ed un trattamento pari a quello che si darebbe ai propri figli.

Tanti i progetti sostenuti negli anni: con la Caritas parrocchiale di Gomel è stato finanziato l’Internato Regionale di Juravich, per ragazzi e ragazze da 0 a 18 anni affetti da gravi disabilità e patologie psichiche; dal 2010 il villaggio del fanciullo a Nova Beliza gestito dalle suore Benedettine; dei senza-tetto, che le Suore di Madre Teresa di Calcutta accolgono presso la Casa della Misericordia di Gomel.

Con le autorità civili dei Villaggi l’associazione si occupa, attraverso l’invio di pacchi umanitari e l’acquisto in loco di generi alimentari di prima necessità, degli anziani soli e bisognosi e delle famiglie numerose in situazioni di estremo bisogno.
Con le autorità scolastiche della regione sono seguite la manutenzione ordinaria e straordinaria (rifacimento tetti, servizi igienici, serramenti,…) della scuola dei villaggi da dove provengono i minori da noi accolti; garantiamo inoltre la fornitura di materiale di cancelleria per le suddette strutture.
È stata inoltre seguita l’apertura a Kalce di una “Casa di Accoglienza Temporanea per i minori in difficoltà”, che vengono abbandonati a se stessi dalle famiglie, talvolta colpite dalla piaga dell’alcolismo; anche di questa casa garantiamo la fornitura dei beni materiali necessari per mantenere in vita la struttura, sempre tramite acquisto in loco o spedizione dall’Italia.
Nel 2008, con il contributo dell’associazione, è stata aperta casa famiglia di Vietka, che ospita 13 ragazzi affidati ad una coppia.

Come aiutare l’associazione? Ospitando un bambino; contribuendo ad accogliere i minori, qualora non potessi tu direttamente, versando un contributo per pagare le quote per la vacanza o per il sostentamento delle opere e attività svolte in territorio bielorusso; sostenendo i progetti che vengono fatti durante l’anno, donando materiale per l’igiene personale, per la pulizia della casa o materiale didattico.

“Progetto Bielorussia”
COORDINATE BANCARIE:
IBAN: IT09M0335901600100000069641 – parrocchia San Vittore Arcisate – progetto Bielorussia Presso Banca Prossima S.P.A. di Arcisate (VA)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Gennaio 2015
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