Una borsa di studio per Elisabetta Ballarin

La borsa di studio è intitolata a Cristina Lonardoni ed è stata istituita da Confcooperative Varese. E' stata assegnata alla figlia di Cristina, ed è stata consegnata da Silvio Pezzotta, durante una cerimonia semplice ma emozionante

Una borsa di studio intitolata a Cristina Lonardoni, quindi una borsa di studio dedicata alla forza ed al coraggio. Lo ha voluta il consiglio provinciale di Confcooperative Varese di cui Cristina, scomparsa l’11 gennaio scorso, uccisa dal monossido di carbonio, è stata socia attiva.
E la consegna è stata una cerimonia carica di emozione e significato per molti motivi: la prima destinataria della borsa di studio è stata Elisabetta Ballarin, figlia di Cristina, condannata a 22 anni di carcere per il suo coinvolgimento nell’omicidio di Mariangela Pezzotta, commesso dalle Bestie di Satana nel 2004 nei boschi di Somma Lombardo.
Elisabetta Ballarin sta facendo un lungo percorso di recupero e di reinserimento e si sta impegnando per completare il percorso di studi a Brescia, dopo aver già conseguito la laurea. A consegnare la borsa di studio ad Elisabetta ha pensato Silvio Pezzotta, papà di Mariangela. Il momento è stato commovente, nella sua semplicità. Momento riservato – ha sottolineato il presidente Massimo Galli – ma non nascosto, momento triste per il ricordo delle persone scomparse, ma anche gioioso perché portatore di una grande speranza”(nella foto l’incontro tra Silvio Pezzotta ed Elisabetta Ballarin).

Nel corso della semplice, ma commossa cerimonia, il Presidente Massimo Galli e il Direttore Nicola Abalsamo, hanno ricordato Cristina che si è spesa molto, in modo particolare negli ultimi anni, per il bene della Confederazione e dei numerosi dipendenti delle cooperative per le quali ha lavorato, offrendo un appassionato e concreto aiuto rivolto specialmente ai giovani, agli studenti. Ed è stata proprio la scuola, la forza dello studio e del libro, la grande prospettiva di Cristina, negli ultimi anni. Studio come occasione di consapevolezza e di ricerca della verità, ma anche come occasione straordinaria di riscatto sociale. Cristina stessa ha portato alle estreme conseguenze le sue convinzioni iscrivendosi a Scienze della Comunicazione all’Università di Varese all’età di 50 anni conseguendo brillanti risultati accademici e costituendo per tale percorso una specifica cooperativa.
“Questo è un gesto – ha sottolineato il Presidente Massimo Galli – che per noi ha un grande significato: innanzitutto per il legame tra Elisabetta e Cristina, per la sofferenza che in questo legame si era insinuata e per la gioia di un percorso ritrovato”.
Elisabetta, che sta pagando per i propri errori, è oggi una donna nuova, in cammino, con uno sguardo sul futuro. E proprio lo studio ha avuto un ruolo speciale in questo percorso di rinascita”.
La Borsa di Studio verrà assegnata ogni anno il 9 giugno, giorno del compleanno di Cristina, e sarà destinata a studenti meritevoli, cooperatori e/o figli di cooperatori o che svolgono una tesi sul tema della cooperazione.
La domanda deve essere presentata entro il 30 aprile.
Confcooperative Varese ricorda che si può contribuire alla borsa di studio facendo una donazione. Gli estremi per il versamento sono : IBAN IT81A0840410801 000 000 002 867 Presso la BCC di Busto Garolfo e Buguggiate sede di Varese Intestato a Confcooperative Varese – Borsa di Studio “Cristina Lonardoni”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Giugno 2014
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