Una festa ben riuscita ma la spartizione dei proventi fa discutere

La festa patronale decisamente “ben riuscita”. Un incasso ricco da destinare tra enti e associazioni che ne hanno bisogno. Un assegno destinato all’amministrazione per realizzare un pannello informativo nella piazza. A Bodio Lomnago, il particolare successo della manifestazione organizzata in occasione del santo patrono ha lasciato un piccolo strascico polemico. Sulla pagina Facebook di Bodio dopo il voto, è comparsa una critica alla scelta di destinare 3000 euro al Comune: « … ho partecipato volentieri alla "Festa Patronale”, – scrive Luca – sapendo benissimo che in realtà era la festa dell’amministrazione comunale, perchè pensavo che i fondi raccolti andassero all’oratorio e alla casa parrocchiale….e oggi scopro che in parrocchia verranno dati solo 900 euro (vabbè…meglio di niente – altri 900 alla scuola…ok) e circa 3.000 euro verranno tenuti ed usati per un pannello informativo che seppur utile è materia di competenza del comune (non certo della parrocchia)…rimango perplesso….».

Una destinazione su cui il sindaco Eleonora Paolelli vuole fare una precisazione: « Si tratta di una donazione fatta da un gruppo di cittadini alla collettività di Bodio. Così era scritto sulla lettera che è arrivata in Comune e che abbiamo protocollato. Ci hanno annunciato l’intenzione di voler destinare parte dei proventi all’acquisto di un pannello che potrebbe essere utilizzato per dare informazioni ai residenti e  che sarà a disposizione di chiunque faccia un’iniziativa aperta. Da parte nostra, c’è sicuramente soddisfazione nel vedere i residenti voler contribuire costruttivamente al miglioramento del proprio territorio. Così abbiamo inteso quell’annuncio e così intenderemo gestirlo. La lettera, però, annunciava la sola intenzione: quando il gruppo di residenti avrà definito costi e modi per attuare quella donazione ci daranno comunicazione. A quel punto, il nostro compito sarà quello di verificare la possibilità di installare il pannello. Voglio assicurare tutti che non è il Comune a volere i soldi ma sono i volontari della festa a voler destinare parte dei proventi alla collettività»