Una valigia con i documenti del Caso Uva

Lucia Uva e la figlia Angela De Milato hanno prelevato oggi tutti gli atti dell'inchiesta che si è conclusa a favore dei carabinieri. Riepilogo in 20 righe di cosa è accaduto in questi 5 anni

OGGI
Lucia Uva e la figlia, Angela De Milato, hanno ritirato questa mattina, in procura, gli atti dell’inchiesta sulla morte di Giuseppe Uva. Una valigia piena di documenti, e poi una foto davanti al portone. Le due donne sono in forte polemica con la procura (Lucia Uva è anche indagata per diffamazione) e hanno chiesto di essere fotografate con un bavaglio in bocca. «Ho pagato 640 euro per avere questi documenti» ha affermato Lucia Uva. Tra le pagine, anche una magliera con la foto di Giuseppe. 

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CHE COSA E’ ACCADUTO FINO A OGGI
Il 14 giugno del 2008 Giuseppe Uva, 43 anni, e l’amico Alberto Bigioggero, dopo aver bevuto troppo, occupano via Dandolo, a Varese con delle transenne. Due pattuglie dei carabinieri li fermano, vengono portati in caserma, dove giunge a sostegno una pattuglia della polizia. 

Uva viene interrogato in una stanza, in un’altra stanza è ospitato Bigioggero, che però sente delle urla e chiama il 118 dicendo che stanno picchiando l’amico. All’alba Uva viene portato dalla guardia medica, con un tso, all’ospedale di Varese. Gli vengono somministrati dei farmaci in pronto soccorso e in psichiatria. Muore in mattinata. La sorella, Lucia Uva, vede il cadavere in obitorio e inizia la sua battaglia diffondendo le foto e affermando che è stato picchiato. I pm Sara Arduini e Agostino Abate indagano sui medici, processano uno psichiatra per somministrazioni di calmanti con dosi sbagliate, ma viene assolto dal tribunale (durante il processo il tribunale ordinò una perizia (vedi anche questo link) e la riesumazione della salma). Ora chiederanno il rinvio a giudizio per altri due medici, con la stessa accusa. Lucia Uva intanto afferma che il pm non vuole indagare sui carabinieri e lo accusa. Il pm apre un fascicolo e vi inserisce la testimonianza di Bigioggero. Il fascicolo si chiude discolpando i poliziotti e i carabinieri presenti quella notte; contestualmente viene indagata Lucia Uva e anche un giornalista de Le Iene perchè in una trasmissione avevano parlato di pestaggio e violenza sessuale.

CHE COSA ACCADRA’
Gli atti giudiziari contrapposti si sprecano. Il pm Abate ha indagato Lucia Uva. Quest’ultima e il suo avvocato Fabio Anselmo hanno invece fatto vari esposti a vari organi giudiziari contro Abate. Ora la nipote di Uva ha denunciato il sostituto procuratore Abate a Brescia. I carabinieri invece hanno denunciato sia Lucia Uva che l’autore del film sul caso Uva. Lucia ha chiesto i danni ai carabinieri. Per ognuna di queste querele ci sarà un’indagine. 

CLAMORE MEDIATICO 
Lucia Uva è diventata testimonial all’Onu ed è stata anche inserita in una lista elettorale di Marco Pannella. A suo sostegno combattono Ilaria Cucchi (sorella di Stefano) che si candidò con Rivoluzione Civile, la madre di Federico Aldrovandi Patrizia Moretti, Domenica Ferrulli (caso Ferrulli), il senatore Luigi Manconi del Pd, la trasmissione tv "Le Iene", il blog di Beppe Grillo. Non tutta la famiglia Uva però condivide quanto ha fatto finora Lucia. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Aprile 2013
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