Uva, nuove indagini anche in un hotel

Sopralluoghi in ospedale per capire se davvero era possibile un pestaggio in bagno, ricerche nei registri di un albergo per verificare se Uva avesse incontrato davvero la moglie di un carabiniere

Un fascicolo corposo, che gli avvocati hanno appena fatto a tempo a vedere. Le nuove indagini ordinate dal pm Felice Isnardi, sulla morte di Giuseppe Uva, hanno esplorato diverse piste. Innanzitutto, a quanto si apprende, sono stati interrogati tutti i sanitari presenti quella notte all’ospedale di circolo. Anche Assunta Russo, l’operatrice sociosanitaria e nuova supertestimone. Gli inquirenti avrebbero anche effettuato una sorta di esperimento giudiziale, andando a verificare gli ambienti in cui la donna, al pronto soccorso, avrebbe visto Uva portato in bagno e poi riportato sulla barella, sorretto a braccia da poliziotti o carabinieri. Un secondo esperimento interessante sarebbe stato effettuato presso un hotel della zona a sud est di Varese. L’albergo, secondo una testimone, era il luogo dove Giuseppe Uva avrebbe avuto degli incontri furtivi con la moglie di un carabiniere. Si tratta di una delle voci rilanciate in questi anni dalla sorella di Giuseppe Uva, Lucia , e cioè quella dell’amicizia tra la vittima e la moglie di un militare che potrebbe aver provocato del risentimento. E’ un tema delicatissimo, ma a quanto risulta tra i registri dell’albergo non sarebbero state trovate tracce e alcun riscontro. (nella foto, gli avvocati Fabio Anselmo e Fabio Ambrosetti e Lucia Uva)

I DUE TESTE CHIAVE
In questa fase, la procura sembra tuttavia orientata a esplorare qualunque pista. Al netto, i testimoni chiave, a questo punto sono due. Alberto Biggiogero, l’amico che si trovava con Uva in caserma e che sentì Giuseppe urlare, e Assunta Russo, la donna che afferma di aver visto Uva uscire da un bagno dell’ospedale dopo aver sentito due carabinieri o poliziotti minacciare una “menata di botte”.  Sulla testimonianza di Biggiogero si sa già tutto (ascoltò, ma non vide), i pm Abate e Arduini lo ritennero poco credibile, mentre il gip Battarino e il pm Isnardi sono ripartiti da quella testimonianza che viene considerata molto interessante. Sulle parole di Assunta Russo la procura ha deciso un’apertura di credito, andando a modificare l’accusa e lanciando l’ipotesi del pestaggio in ospedale. Una circostanza che finora tutti i presenti avevano smentito. Ma come mai solo una donna ha visto?

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Pubblicato il 19 Maggio 2014
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