Genitori tra paura della malattia e fiducia nei medici

In molti si sono recati a ritirare i figli durante la giornata di oggi all'asilo Pomini. La materna comunque dovrebbe essere aperta regolarmente domani

Giornata di frenetica attività alla scuola materna Pomini di via Volta a Castellanza. Nulla trapelava all’esterno della struttura, in una via tranquilla di Castegnate, ma fin dalla mattina di mercoledì la notizia che un piccolo alunno era grave per meningite (sarebbe poi deceduto in giornata) ha mobilitato l’istituto per la necessaria profilassi nei confronti prima di tutto dei bambini, soggetti a rischio per eccellenza, e poi delle educatrici e del personale, un totale di circa 180 persone. Fin dalla mattina sono stati debitamente messi a parte della situazione i genitori di tutti i piccoli, in un vorticoso giro di telefonate. Sul posto si sono portati quattro medici dell’Asl pronviciale per somministrare gli antibiotici previsti per queste situazioni, rare ma purtroppo ricorrenti, soprattutto tra i più giovani.

Meningite è una parola che mette ancora paura, e tanta. Così, mentre la direzione era impegnata ad avvisare tutti e coordinare la profilassi con i medici, più d’uno dei genitori ha lasciato anche il lavoro per venire a prendere il proprio bambino, anche nel pomeriggio. Così ci diceva di aver fatto Roberto Armetta: «Fin dalla mattina siamo stati avvertiti, poi alle 14 circa si è saputo che il bambino non ce l’aveva fatta. Così sono passato a mia volta, appena possibile, a ritirare mio figlio». Che la preoccupazione sia stata viva lo confermava anche una mamma, la signora Claudia Marino, a sua volta venuta a prendere il proprio pargolo. «Siamo stati avvisati subito» riferisce, «comunque è la prima volta, che io sappia, che succede un fatto simile».

Le rassicurazioni sono però valse a disspiare almeno in parte i timori. Così un altro genitore, Tiziano Battilana, fra i tanti che alla spicciolata uscivano, il piccolo che trotterellava accanto mano nella mano: «Non mi sento più preoccupato» ci diceva, «il contagio ormai è impossibile, me lo hanno spiegato, dopo le prime 24 ore di malattia acuta. La profilassi è stata applicata per tempo».
L’istituto dovrebbe comunque riprendere regolarmente le lezioni giovedì.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Dicembre 2008
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