La macelleria è un “coca shop”, gli spacciatori vendono i datteri di fumo
Operazione "El Ghazzar", 13 arresti. Da una serie di fermi sul territorio gli inquirenti arrivano fino al bazar della droga a Milano, in un negozio di carne islamica. I panetti erano marchiati "D&G"
Una macelleria di Milano era l’ufficio spedizioni della droga varesina. Gestita da un marocchino di 42 anni (B.L. residente a Melegnano), il negozio halal era stato trasformato, di nascosto, in un bazar dove si andava a comprare hashish e coca, e da dove partivano le spedizioni per Varese, l’hinterland milanese e anche Modena, dove è avvenuto uno dei sequestri. La guardia di finanza di Varese (con le procure di Varese e Milano) ci è arrivata dopo una serie di arresti sul territorio, in un anno di indagini coordinate dal pm Tiziano Masini (il sostituto milanese che ha operato in quel territorio è invece Maura Ripamonti). Il risultato è il sequestro complessivo di 80 chili di hashish, 130 di cocaina, 11.375 euro e 9 auto sequestrate poiché usate per le attività criminose.(Foto sopra, i datteri di olio di hashish)
Non a caso, gli inquirenti hanno ribattezzato l’operazione «El Ghazzar», dal nome della macelleria di via Neera, in zona Corvetto, che gli inquirenti tenevano sotto controllo i corrieri più importanti. Questi , fingendo fittizi acquisti di carne, si scambiavano lo stupefacente in grandi quantità.
La Guardia di finanza ne ha trovato di tutti i tipi, e soprattutto con panetti siglati; lettere e simboli, che stanno ad indicare qualità e fornitore. C’è per esempio una partita marchiata D&G oppure quella con il simbolo dell’infinito (∞). Sono state scoperte modalità di confezionamento e qualità nuove per il Varesotto, come i piccoli «datteri», ognuno grande quanto il frutto mediorientale: si tratta di una qualità molto pregiata: è stupefacente trattato con olio di hashish, e dunque più costoso (all’ingrosso vale fino a tre volte di più del normale, 5mila euro per un chilo). (Foto sopra, i panetti firmati).
Il primo arresto è avvenuto 9 agosto 2010 a Varano Borghi (un marocchino di 42 anni trovato con 1,28 chili di hashish) quando per salvarsi lo spacciatore si buttò dal balcone e si ruppe i talloni, e via via: a Vergiate, Ferno, Tradate, Varese, Cislago, dove addirittura il 6 novembre furono arrestati due svizzeri, padre e figlio, di 53 e 19 anni, arrivati in Italia per comprare la droga. Altri arresti sono avvenuti a Buccinasco Milano, Calappio di Settala (Milano), Saronno (Varese) Campogalliano (Modena).
L’operazione è stata presentata dal procuratore capo Maurizio Grigo, con il generale Antonino Maggiore e il maggiore Giuseppe Fugacci capo del nucleo di polizia tributaria.
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