“Largo ai giovani? Ma dove!”

Buongiorno,

sono Elena Losanno, assidua lettrice di VareseNews, ed è proprio per questa consolidata fiducia nei vostri confronti che sono qui a scrivermi.
Sono una studentessa di Scienze della Comunicazione all’Università dell’Insubria di Varese, circa un mese fa, ho iniziato a pensare come avrei impostato la mia tesi di laurea e soprattutto gli argomenti che avrebbe dovuto toccare. Dopo qualche riflessione ho pensato che mi sarebbe piaciuto approfondire una tesi sulla comunicazione pubblicitaria e più nello specifico su come nascono le pubblicità, quali sono gli input e gli output di uno spot ect.
Mi sono quindi armata di pazienza e ho iniziato a contattare la varie agenzie pubblicitarie della nostra provincia e del Milanese, il risultato è stato deludente. Tra le innumerevoli agenzie che ho contattato, solo l’1% si è degnato di rispondermi, il restante 99% ha cestinato la mia e-mail senza neanche leggerla. (Forse questi esperti della comunicazione non sanno che quando si richiede la conferma di lettura ,se la mail viene cestinata ,arriva comunque al destinatario una  e-mail che avvisa della cosa).
A questo punto io mi chiedo: perché sento continuamente dire “spazio ai giovani” ma poi a livello pratico nessuno cerca di dare loro una mano? Sono davvero delusa, anche perché mi sarei davvero adoperata al meglio per questa cosa che, tra l’altro, sarebbe stata anche conveniente per l’azienda.
Non capisco davvero perché si continui a predicare bene e razzolare male… Si sente continuamente dire che il futuro è nelle mani dei giovani, sinceramente mi viene da pensare che i “vecchi” non abbiano minimamente intenzione a lasciare la presa.
Mi scuso per lo sfogo, ma sentivo la necessità di farlo.
Con stima ed affetto, porgo i miei più distinti saluti.

Elena Losanno