Il ricordo di Chiara negli scatti di Lamberti

Enrico Lamberti, per anni fotografo ufficiale del comune di Varese, ricorda il grande scrittore luinese, a vent'anni dalla scomparsa, e le foto celebri col cappello

Nella sua vita ha avuto la fortuna di scattare fotografie a grandi personaggi nati o che hanno vissuto in provincia di Varese. Enrico Lamberti, fotografo varesino e per anni fotografo ufficiale del comune di Varese, comunque, passerà alla storia per averci regalato lo sguardo immortale di Piero Chiara, il grande narratore luinese scomparso vent’anni fa e che ha scolpito il suo nome nella storia della letteratura italiana descrivendo la sua terra erigendola a paradigma della vita di provincia italiana. Oggi Luino lo celebra con una serie di iniziative spalmate su tutto l’anno fino a dicembre. Celebri sono le foto che Lamberti gli scattò nei primi anni ’80 in cui il Chiara compare con la sua collezione di cappelli, il suo vezzo insieme al bastone. Come ha conosciuto Chiara? «Conobbi Chiara quando fui incaricato di consegnare l’invito della mostra di Carla Tolomeo, moglie di Giancarlo Vigorelli, allo scrittore – ricorda un Lamberti visibilmente commosso – non ebbi timore a chiedergli di poterlo ritrarre».

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Gli scatti “celebri” di Lamberti 4 di 16

Lamberti aveva già fama di bravo fotografo grazie ad un amico di Chiara, il maestro Renato Guttuso che negli ultimi anni della sua vita visse a Velate e si fece fotografare da Lamberti nel suo studio:«Chiara accettò di farsi fotografare con la sua collezione di cappelli – racconta ancora il fotografo – e così, in due sedute una nel suo studio e una nel mio, tirammo fuori 23 scatti dalla miriade di foto che gli feci». Cosa ne disse Chiara:«La sua prima frase, dopo aver estratto le foto che più lo rappresentavano, la disse dopo aver contato le foto che erano appunto 23 "è il mio numero fortunato"». Chiara ne rimase esterrefatto e lo interpretò come un presagio aggiungendo che quelle foto lo avrebbero rappresentato in ogni occasione. «In questo modo le mie foto divennero quelle ufficiali dell’ultimo Chiara e finirono su numerose copertine – continua Lamberti – dei suoi libri come "Saluti notturni dal passo della Cisa"». La sua grande capacità di cogliere l’attimo si unì perfettamente al viso espressivo di Chiara traendone il massimo della sua espressione facciale. I risultati sono dei veri capolavori della fotografia 

Per il fotografo Lamberti divenne un impegno da mantenere. Per i suoi 70 anni lo scrittore decise di invitarlo al suo compleanno che Mondadori stesso organizzò nella sua villa di Meina: «Ebbi l’occasione di fotografare grandi nomi della letteratura italiana e dell’editoria – conclude Lamberti – per me fu un onore infinito». Ma Lamberti era ormai un fotografo noto in provincia e il suo prestigio è testimoniato dalle belle foto che ci ha concesso e che noi pubblichiamo in galleria fotografica. Da Enrico Baj a Renato Guttuso, da Nantas Salvalaggio allo stesso Chiara Lamberti ha fotografato una Varese che lentamente si è spenta e non ha più avuto quello slancio culturale che la proiettava in Italia come rifugio dorato di grandi artisti.

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Pubblicato il 06 Luglio 2006
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