Ad Arcumeggia nuovo affresco di Reggiori
Attesa l’inaugurazione dell’opera dell’artista lavenese da poco scomparso
S’inaugura domani, sabato 23
settembre alle 17, ad Arcumeggia, un nuovo affresco di Albino Reggiori, artista
lavenese recentemente scomparso. Nell’occasione ci sarà anche (ore 17,30) il
taglio del nastro della mostra retrospettiva dedicata all’artista con
l’esposizione di ceramiche, dipinti e fogli di grafica ospitate presso la
Bottega del Pittore e lo spazio espositivo della Sangallaria.
Con settembre si conclude il
ricco calendario di eventi artistico-culturali predisposto in occasione dei 50
anni di fondazione del paese dipinto della Valcuvia:
Il nome di Reggiori si
unisce agli artisti che nel 1999 parteciparono alla mostra organizzata dal
Comitato Culturale del CCR di Ispra dal titolo “La volontà di vivere assieme”;
Aligi Sassu e Innocente Salvini erano già presenti con le loro opere sui muri
di Arcumeggia, Antonio Pedretti fu invitato nel 2001, mancava quindi
all’appello proprio Albino Reggiori che per l’occasione ha regalato al paese
dipinto una delle sue celebri cattedrali gotiche.
Difatti l’artista aveva
realizzato un cartone preparatorio in scala 1:1 che nei primi giorni di
settembre i ticinesi Piergiorgio Ceresa e Leo Tami hanno trasformato da idea ad
affresco oggi visibile nella piazzetta Beretta accanto agli ormai noti Corridori di Aligi Sassu, alla Crocifissione di Fiorenza Tomea e alla Ragazza alla finestra di Giovanni
Brancaccio.
Opere che ripercorrono la
lunga carriera artistica di Reggiori e che abbracciano i suoi soggetti
principali: cattedrali gotiche dai ricchi rosoni, nature morte con strumenti
musicali, cesti di frutta di sapore caravaggesco, fino ad arrivare alla celebri
Venezie, dove il fitto calligrafismo è dato da un tracciato segnico incisivo e
dettagliato di estrema eleganza.
«Con l’inaugurazione odierna
chiudiamo una serie di iniziative che hanno avuto il più grande dei
riconoscimenti quello del pubblico» spiega Giangiacomo Longoni assessore
provinciale al Marketing territoriale e identità culturale. «Una presenza
costante, spesso anche qualificata, che ha saputo cogliere nell’iniziativa di
Provincia, Comunità Montana della Valcuvia e comune di Casalzuigno, l’essenza
di un impegno per la valorizzazione dell’arte dei nostri territori».
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