Guerra per il cantiere nautico, D’Alesio: “Oggi riapro”

Era stato dichiarato abusivo. La Regione ha imposto una tregua e il proprietario rimette il pontile

«E ora cosa spiego ai miei clienti? Si chiederanno che cosa avrò mai combinato». È stanco delle proteste ma si sente "in regola" e dice di volerlo dimostrare, Marco D’Alesio, titolare dello Yacht Club di Angera. Dal giorno dell’esecuzione dell’ordinanza del Consozio di tutela dei laghi che l’ha obbligato a rimuovere il suo cantiere nautico, definito abusivo, sono passate quasi due settimane ma solo dopo un recente intervento "dall’alto" può sperare di continuare lì la sua attività. Questa mattina ha perciò deciso di ripristinare il pontile per ricominciare a svolgere il suo lavoro a tempo pieno.

Sulla questione, che oltre allo Yacht Club D’Alesio riguarda una ventina di cantieri nelle stesse condizioni, è intervenuta infatti la Regione Lombardia con una sorta di tregua tra i gestori dei centri nautici e le amministrazioni comunali. La versione di D’Alesio è questa: «L’assessore alle infrastrutture Raffale Cattaneo – ha spiegato  – ha momentaneamente sospeso le polemiche in atto e i contenziosi stati rimandati al tavolo di lavoro in programma per l’11 settembre prossimo. I problemi saranno affrontati in quella sede coinvolgendo tutte le parti e cercando di raggiungere una soluzione comune».

Quei venticinque metri in riva al Verbano dove D’Alesio ospita le imbarcazioni dei propri clienti sono da tempo oggetto di un contenzioso con l’amministrazione comunale. Un testa a testa – in Comune si parla di "totale abusivismo" mentre D’Alesio si difende documentando i suoi tentativi di regolarizzazione – che ha preso una svolta decisiva il mese scorso con l’esecuzione dell’ordinanza di sgombero emessa dal sindaco di Laveno Ercole Ielmini in veste di presidente del "Consorzio di gestione associata del demanio lacuale".

«La chiusura per me è stata un danno gravissimo – ha commentato D’Alesio –. Ho dovuto sospendere la mia attività nel pieno della stagione estiva e mandare via dei clienti, alcuni sono stati ospitati dai cantieri vicini ma tutto ciò non è stato di certo una buona pubblicità per il mio lavoro. Questo cantiere esiste da trent’anni, io l’ho acquistato nel 1993 e da allora è la mia principale occupazione. L’intervento della Regione mi fa sperare in un ritorno alla normalità».

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Pubblicato il 09 Agosto 2007
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