Manifesti elettorali imbrattati, muro contro muro in tribunale

Niente transazione fra le parti, si proseguirà con le udienze a carico di vari esponenti di primo piano della Lega bustocca. Avevano preso di mira un manifesto elettorale dell'ex sindaco e compagno di partito Luigi Rosa

Niente accordo fra le parti, almeno per ora, per la vicenda dei manifesti elettorali dell’ex sindaco Rosa imbrattati da vari esponenti di vvrtice del Carroccio bustocco. Riprendeva stamane in tribunale il procedimento a carico del vicesindaco di Busto Arsizio
Giampiero Reguzzoni, dell’assessore Franco Girola, dell’ex assessore e vicepresidente di Agesp Holding Maria Paola Reguzzoni, del segretario cittadino del partito Giuseppe Gorini e di un militante che non ricopre cariche istituzionali. I cinque erano stati sorpresi la sera del 22 maggio 2006 a vandalizzare i manifesti elettorali di Rosa con strisce adesive e scritte del tipo: "Comprereste un’auto usata da questa persona?" o il simbolo di un asino. Il fatto si era verificato in piena campagna elettorale,a pochi giorni dal voto che avrebbe sancito il trionfo del centrodestra ricompattato intorno a Gigi Farioli, e comunque un discreto successo personale per Luigi Rosa e le due liste a lui legate. Si trattava del finale amarissimo di una convivenza che aveva portato Rosa ad essere sindaco leghista fra il 2002 e il 2006, quando i partiti della maggioranza di centrodestra, e il suo per primo, gli avevano tolto la fiducia.

L’udienza di fronte al giudice monocratico Luisa Bovitutti è stata assai breve. Gli esponenti leghisti, presenti in un primo momento, non erano più sui banchi dopo la mezz’ora di pausa concessa dal giudice, quando invece si è presentato il danneggiato, Luigi Rosa. I suoi interessi sono tutelati dall’avvocato Cesare Cicorella; a difendere gli esponenti leghisti è invece nientemeno che il sindaco di Varese, avvocato Attilio Fontana. Questi appariva possibilista circa uno sbocco per una transazione fra le parti, ma così non è stato, Rosa ha opposto un niet secco, come peraltro aveva già preannunciato questa primavera, e Fontana ha dovuto darne atto al giudice. Quest’ultima ha accolto quasi tutte le prove testimoniali e documentali proposte dalle parti.

La prossima udienza è stata fissata al 23 febbraio prossimo per sentire i testi dell’accusa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Settembre 2008
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