Consiglio comunale vs. Grillo, la disfida politica del martedì

La prossima seduta, martedì 11 novembre, viene a coincidere con lo spettacolo al PalaYamamaY dello showman. Qualche mugugno fra i "grillini". In maggioranza "affaire Grillo" ma Agesp Holding tira dritto per la sua strada

Beppe Grillo contro il consiglio comunale. È questo il singolare scenario offerto a Busto Arsizio per la serata di martedì 11 novembre. Da un lato una seduta senza una sola delibera, tutta dedicata a sbrigare interrogazioni e mozioni, dall’altro lo showman genovese più amato (e odiato) d’Italia con il suo "Delirio" che fa tappa al PalaYamamaY. Più di tremila i biglietti già venduti, da vedere si arriverà al tutto esaurito, ma comunque un evento di richiamo.

Può sembrare singolare mettere a paragone elementi tanto radicalmente distanti: uno spettacolo di un comico che ha fondato un movimento e usa abilmente il web e una seduta di un consiglio comunale di rappresentanti eletti democraticamente dal popolo. Il pubblico non è chiaramente lo stesso: al PalaYamamaY difficilmente i bustocchi saranno in maggioranza, e la platea consiliare non appare molto "grillina". Con qualche eccezione: in testa proprio la piccola e fedele pattuglia di seguaci del Beppe nazionale che quasi sempre registra, telecamera alla mano, le sedute del consiglio comunale nell’ambito della cosiddetta "operazione Fiato sul Collo" lanciata dal comico-blogger. Online si trovano le registrazioni che mostrano "dal vivo" consiglio e commissioni al lavoro.

Il presidente del consiglio comunale Francesco Speroni rigetta indignato ogni sospetto di coincidenze mirate sulla data: «I nostri consigli sono programmati da molti mesi» spiega, «semmai era Grillo a doversi informare…» Un certo rammarico traspare invece nelle parole di Ivan Catalano, giovane "cameraman" del movimento dei meetup: «Probabilmente saremo costretti a rinunciare al consiglio comunale, peccato, a meno che non troviamo qualcuno che ci gestisca la telecamera. Allo spettacolo di Beppe invece non mancheremo e anzi parteciperemo direttamente. Secondo noi si poteva anche rinviare di pochi giorni la seduta del consiglio, evidentemente non c’è stata questa volontà». Debora Crespi, altra "grillina", ci scrive che "L’amministrazione non ci farà una bella figura, dimostra non solo di temere il giudizio di un comico, ma anche il contatto con 5000 concittadini. Che sia un modo ‘carino’ per dire che Grillo a Busto non lo vogliono?"

«Forse l’altra volta Beppe l’ha fatta grossa con il sindaco, così si mormora…» diceva Ivan. E sempre stando alle voci di corridoio, proprio Gigi Farioli non avrebbe preso benissimo il fatto che Agesp Holding abbia accolto l’occasione di uno spettacolo di Grillo fregandosi le mani soddisfatta, senza però darne preventiva notizia ai "piani alti". Un’irritazione, la sua, che si sarebbe propagata, a mo’ di contagio e mugugno generale, all’interno del PdL. L’ex municipalizzata, che gestisce il PalaYamamaY e lo affitterà per la serata in cambio di un gradito conquibus (il bilancio piange), ovviamente minimizza per bocca del presidente della Holding, il forzista Franco Castiglioni. «Anche al di là dei termini meramente economici» dice «tra esercitare un potere e gestire, amministrare, c’è una certa differenza» mette le mani avanti. «Non faccio certo i salti di gioia, come non li fa il sindaco, perchè viene Grillo: le sue idee sono molto diverse dalle nostre. Gli accordi con il management di Grillo sono stati presi già da parecchio tempo: per noi è una garanzia di serietà a differenza di altri che magari danno "bidoni". E le tariffe per l’affitto del palazzetto non ci cosentono comunque di vivere di solo sport». Poi, prudentemente, Castiglioni sottolinea che lui martedì non sarà allo spettacolo: «Al mio biglietto omaggio rinuncio, diventa un un posto in più per il pubblico, ma alla fine faccio sempre così» spiega.
E se al posto di Grillo, chiediamo perfidi, ci fosse stato un Luttazzi? Grillo non ha ancora ricevuto scomuniche bulgare, dopotutto (quella dalla tv per la battuta sui socialisti è ormai storia antica). Castiglioni si dimostra campionissimo di diplomazia e di dribbling: «Mi scandalizzerei di più se al PalaYamamaY fosse il wrestling, per tacere del MiSex… Poi se si contesta politicamente la presenza di un Beppe Grillo, è cosa legittima».

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Pubblicato il 06 Novembre 2008
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