Dal carcere non si scappa ma si corre

La prima corsa podistica in carcere: un nigerino ha vinto "Fuggi...Fuggi!", la gara organizzata dalla Uisp all'interno della casa circondariale bustese

Niger, Marocco e Senegal. Nel carcere, come nella vita fuori dalle mura, in atletica i più forti sono sempre loro. La dura legge africana ha dominato anche la prima edizione di "Fuggi…Fuggi", la corsa tra le mura del carcere alla quale hanno partecipato una cinquantina di detenuti della casa circondariale bustese. Ad organizzare la competizione è stata la Uisp (Unione italiana sport per tutti) e alla gara, tenutasi questa mattina martedì 9 dicembre, hanno partecipato circa 50 detenuti. Molti gli stranieri presenti alla competizione tanto da far respirare alla gara un clima da Olimpiadi. La classifica finale, però, ha premiato l’Africa che, di fronte alle gare di fondo e mezzo fondo non ha rivali.

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LA GARA –  I 5,5 km intorno al carcere sono stati percorsi in poco meno di 20 minuti da Moubarak Aboubaker (nella foto sotto, premiato dall’assessore Luigi Chierichetti), 24 enne del Niger, seconda piazza per il marocchino Hasshi Brahim, 26 anni, e terzo posto per Gueye Seringe Matar, senegalese di 27 anni. Monopolio del continente nero anche anche al quarto e quinto posto mentre i sudamericani, in diversi hanno partecipato, si sono piazzati a ridosso dei primi. Male i detenuti italiani che, oltre ad aver partecipato in pochi, non hanno brillato. La competizione ha animato gli spiriti e le menti e la premiazione, dopo un bel tè caldo, è stato un momento di festa senza recriminazioni o proteste. I detenuti sono rimasti ad applaudire dall’ultimo al primo premiato, sempre con la stessa intensità di applausi e incitazioni. Soddisfazione è stata espressa dalla responsabile dell’area trattamentale del carcere Rita Gaeta che è stata premiata per l’importante lavoro svolto nella creazione di attività educative e di lavoro per i carcerati.

IL VINCITORE – Il vincitore della gara Moubarik Aboubaker è apparso molto emozionato subito dopo la vittoria e racconta il suo sogno a Varesenews, una volta che sarà uscito dal carcere tra circa un mese: «Vengo dal Niger, dalla città di Nyamai, – ha raccontato Moubarik – qui ho chiesto asilo politico perchè nel mio Paese non si può più vivere. Sono finito dentro 5 mesi perchè non ho i documenti e quando uscirò di qui il mio sogno è andare in Finlandia, so che è più freddo di qua ma lì ho parenti. Una volta uscito mi daranno 5 giorni di tempo per lasciare l’Italia. Non so se riuscirò a farcela in così poco tempo e la mia paura è che mi arrestino di nuovo o, peggio, che mi riportino al mio Paese. Si sta meglio qui in carcere». Grande soddisfazione per Alessandra Pessina della Uisp, che ha organizzato l’inizitiva: «E’ stata un successo, speriamo di poterla ripetere anche con gente esterna».

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Pubblicato il 09 Dicembre 2008
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