Urbanistica, sul PGT la Provincia “bacchetta” Castellanza

Diffuso dalle opposizioni un documento di Villa Recalcati che pur non bocciando le previsioni del Comune ne rileva tutta una serie di eccessi (di cemento) e carenze (di spazi liberi). Anche per l'ex Enel varie aree da stralciare per inedificabilità

Sul Piano di Governo del Territorio la Provincia di Varese bacchetta Castellanza. Una delibera di Giunta provinciale invita il Comune a rivedere in particolare la parte relativa alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Gli esiti dell’istruttoria della VAS relativa al Documento di Piano e al Rapporto ambientale vengono approvati, ma, con un’osservazione sottolineata nel testo, la Provincia scrive (neretti nostri, ndr): “In relazione all’approccio più descrittivo che valutativo del Rapporto Ambientale, si ritiene che lo stesso non svolga compiutamente la precipua funzione di dimostrazione della sostenibilità delle scelte condotte con il documento di piano. In tal senso si invita il Comune a procedere ad una rivalutazione delle scelte al fine di determinare, alla luce dell’implementazione della valutazione ambientale, per quelle che si configureranno come effettive necessità, un ordine di priorità delle opzioni che privilegi quelle prevedenti il riuso del aree già urbanizzate, cercando di salvaguardare quelle libere da edificazioni anche di piccola dimensione che, in un territorio così già densamente ed intensivamente utilizzato, assumono grande valenza”.

Non è un ordine bensì un invito, ma suona chiaro: cambiate strategia, tradotto in italiano. Da un lato si approva formalmente quanto fatto, dall’altro si scrive chiaro e tondo che c’è qualcosa che non va. Tutto quanto si poteva fare, insomma, senza bocciare i documenti sottoposti. A monte della delibera di Giunta vi era un articolato parere che insiste, con tanto di neretto questa volta messo dagli estensori, sulla necessità della “utilizzazione ottimale delle risorse a disposizione avendo però a cuore la minimizzazione del consumo di suolo libero”. Dal documento di piano la Provincia desume un aumento teorico del 20% della popolazione residente. Il PGT di Castellanza sarebbe calibrato su una popolazione di 17.000 residenti (comunque meno di quanto prevedeva il piano regolatore vigente), mentre attualmente sono 14.000 e in lieve calo; in mezzo c’è la nota soglia di 15.000 abitanti che cambia fra l’altro la legge elettorale. Oltre a ciò si avrebbero una riduzione delle aree produttive e un aumento di quelle agricole. Una Castellanza dormitorio? Secondo molti lo è già da un pezzo. La complessa valutazione ricorda che il Comune ha una densita di popolazione che supera i 2000 abitanti al kmq ed è al 67% coperta da urbanizzazioni. “La riduzione di previsione abitativa” rispetto al PRG vigente, scrivono dalla Provincia, “non si può considerare come di per sé dimostrativa della sostenibilità del piano”. Viene fatto notare che se gli abitanti previsti scendono, salgono le aree messe a disposizione per l’edificazione, ben più dei 184.000 mq di residenziale non attuato previsti nel vecchio piano uscente. Idem, se gli interventi di recupero di aree industriali appaiono opportuni, la “conversione ad aree edificabili di una notevole quantità di aree già standards di piano ovvero di altre aree libere non trova nel piano (e nella Vas) idonea illustrazione (e dimostrazione di sostenibilità)”. Fra le altre bacchettate, quella in cui, in neretto e sottolineato, si scrive che il piano è carente sotto l’aspetto della valutazione degli effetti sulla mobilità, e dovrebbe essere accompagnato da uno studio del traffico. In particolare per gli effetti degli interventi su viale Borri ed ex Mostra del Tessile. Ma non è tutto: il documento della Provincia sempre ben in evidenza, ricorda che l’intervento sull’area ex Enel si svolgerebbe in aree almeno in parte ricadente in una categoria di fattibilità geologica su cui è proibita qualsiasi edificazione: per tacere dei vincoli idrogeologici esistenti. Tutte le aree ricadenti, pertanto, da Villa Recalcati si ritiene necessario stralciarle. Nella sintesi conclusiva dell’articolato documento stilato da un funzionario e un dirigente della Provincia, datato 23 giugno, si rileva infine che a dare perplessità, più che specifici interventi, è "la totalità delle previsioni indicate" nel PGT, "potenzialmente critiche”.

Traduzione: cementificate di meno. Così la vedono sicuramente le opposizioni in consiglio comunale, ma anche quella parte della maggioranza che si è posta in un’ottica critica sull’argomento urbanistica, fino a venire di fatto estromessa. Vivere Castellanza con il "patron" Tellarini e il consigliere Maurizio Tarantino, Insieme per Castellanza e Castellanza Democratica hanno tenuto lunedì sera un incontro in biblioteca civica proprio sui temi del PGT. Serata di scarso successo in termini di pubblico, complice forse anche la stagione ormai avanzata. La quarantina di intervenuti hanno comunque potuto prendere visione di quanto emerso sul complesso lavoro di pianificazione urbana, che le opposizioni hanno fin qui bocciato senza appello. Per approfondire ci si è serviti dell’esperienza dell’ing. Benedetti, docente del Politecnico milanese, chiamato in qualità di relatore. E non si è mancato di rendere noto il citato parere della Provincia, certo poco lusinghiero, rimarcando che il Comune non l’aveva fatto circolare, come dichiara Lidia Zaffaroni per Insieme. «Abbiamo diffuso il documento della Provincia. Dall’amministrazione di Castellanza trasparenza e informazione zero». A questo punto Giunta e maggioranza sono attese al varco in commissione, per una prevedibile battaglia di principio. Da una parte chi intende costringerle a un bagno d’umiltà e a reimpostare tutta la VAS, dall’altra l’impossibilità di far finta di niente di fronte alle indicazioni, piuttosto secche, della Provincia.

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Pubblicato il 14 Luglio 2009
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