Accam esce dalle secche: la nuova convenzione fa saltare i “paletti”

Chiusura rimandata almeno al 2025 (e probabilmente ben oltre), salta per l'inceneritore il limite dei 27 Comuni soci. E da Regione e Provincia una pioggia di milioni per bonifiche e infrastrutture nell'area circostante

Svolta nella vicenda Accam: da Provincia e Regione arrivano soldi in quantità (27 milioni) per le bonifiche la riqualificazione della zona circostante l’inceneritore, e con la bozza della nuova convenzione fra il Comune di Busto Arsizio e la società saltano i famosi "paletti" a suo tempo fortemente voluti dall’amministrazione Rosa.
Quindi niente più chiusura entro il 2019, ma almeno nel 2025, per ammortizzare le spese ingentissime (33 milioni di euro) del revamping dell’impianto, che lo renderà molto meno inquinante; salta però anche il limite dei 27 Comuni soci e conferenti rifiuti. Se ne potranno aggiungere altri.
Intanto si sblocca anche la vicenda delle fideiussioni richieste a questi ultimi: i singoli enti locali, dapprima apparsi perplessi, voteranno modifiche ai regolamenti di contabilità per consentire questa misura. Non è l’unica garanzia che il pool di banche finanziatrici chiederà: ci sarà anche un’ipoteca sull’inceneritore di Borsano, per rilasciare la quale Accam SpA dovrà farsi cedere dal Comune il diritto di superficie sull’area nell’ambito della nuova convenzione.

Per indorare la pillola di quella che per i detrattori dell’incenerimento è una capitolazione, ben 27 milioni di euro come detto sono previsti all’interno dell’intesa quadro siglata ieri al Pirellone da Buscemi, Galli e Farioli per Regione, Provincia e Comune, e che riguarda importanti interventi di bonifica e sulle infrastrutture nell’area circostante l’impianto. Queste al momento versano in condizioni che vanno dal precario al penoso, con rifiuti abbandonati lungo le strade, spaccio nei boschi, e i famigerati vasconi che ancora si riempiono di acque reflue ad ogni acquazzone. Tutta l’area dovrà cambiare volto grazie all’impegno che ricade primariamente sulla Provincia (20 milioni), in misura minore sul Pirellone e sul Comune.

Di tutto questo si è venuti a conoscenza nella seduta di giovedì della commissione ambiente, presieduta da Alessandro Chiesa. Tra l’altro si dovranno cambiare varie date previste per altre riunioni di commissione e consigli comunali. L’11 marzo ci sarà una maxiseduta unica del consiglio comunale con un ordine del giorno da far tremare vene e polsi: bilancio di previsione 2010 e Accam. Prima però di arrivare al consiglio comunale vi saranno importanti appuntamenti intermedi che riguardano la nuova convenzione.
La bozza sarà sottoposta venerdì ai sindaci dei comuni soci, non in una regolare assemblea, ma in un incontro a porte chiuse. Poi lunedì 1° marzo il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli presenterà in commissione i contenuti della nuova convenzione, o contratto di costituzione di diritto di superficie, fra il Comune e la società che gestisce l’inceneritore – è il viatico all’intesa con le banche, le vere vincitrici della battaglia di Borsano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Febbraio 2010
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