Dopo la sparatoria, minoranze critiche sul tema sicurezza

Il sindaco: "Castellanza città sicura". Zaffaroni (Insieme): "Sicura... quanto le altre, e telecamere ovunque servono a poco". Ponti (Impegno): "Piazza San Bernardo a rischio, l'avevamo sempre detto. Il vigile di quartiere dov'e?"

A Castellanza dopo la sparatoria dell’altra sera resta l’impressione, profonda, di un fatto che solo per fortuna non è diventato di sangue e non ha coinvolto degli incolpevoli. I riflessi non si limitano ovviamente all’opinione dei residenti di Castegnate, scioccati dall’episodio, ma arrivano a Palazzo Brambilla dove "il fatto del giorno" non sfugge all’analisi di amministrazione e forze politiche. Il sindaco mercoledì ha espresso la sua posizione in una nota in cui richiamava Castellanza come "città sicura", dove certi episodi sono isolati; e in cui esistono telecamere di sicurezza "perfettamente funzionanti" (precisazione non banale) i cui filmati sono stati dati alle forze dell’ordine per tentare di riconoscere i malviventi, gente "del tutto estranea" al contesto cittadino di cui il sindaco si dichiarava certo che provenisse "da altre zone". C’è da sperare che sia così.
A Castellanza però la politica resta cosa viva, e laddove c’è un sindaco, c’è anche un’opposizione. Poichè la sicurezza è interesse generale, e dunque, anche nei limiti delle caute attribuzioni in materia agli enti locali, materia politica, a Farisoglio replicano Lidia Zaffaroni (Insieme per Castellanza) e Maria Grazia Ponti (Impegno per la Città).

Forse non era il caso di dire nulla dopo l’accaduto, da parte dell’amministrazione, sostiene Zaffaroni. «Così’è quest’uscita del sindaco? Uno spot per le telecamere, o una dimostrazione di paura, non so bene di cosa». Oddio, non è che i proiettili non ne facciano. Un comunicato per rassicurare la cittadinanza? «Ma non rassicura un bel niente così. Non è che oggi i castellanzesi, a parte chi direttamente si è trovato coinvolto e certo ne resterà segnato a lungo, si sentiranno più o meno sicuri, avranno più o meno paura di uscire di casa. Castellanza città sicura? Io dico: Castellanza città come le altre di questa zona, dal punto di vista della sicurezza. Episodio isolato? L’anno scorso vi fu un altro episodio in cui furono sparati dei colpi contro una persona; una banca è stato assaltato tre volte in pochi mesi dai banditi, idem la tabaccheria nei pressi della stazione; e così via. Le telecamere sparse ovunque non servono a nulla per la prevenzione; possono essere utili per le indagini successive ma di per sè non prevengono i crimini». Sulle telecamere funzionanti e non, tutto il mondo è paese: «Sono stata qualche tempo fa in una grande città tedesca, assistetti al fermo per controlli di gente che viaggiava senza biglietto in metrò. Mi si disse allora che delle telecamere che si vedevano ovunque ne funzionava una su dieci: erano lì a mo’ di deterrente».
Chi aveva alzato il dito in consiglio comunale in tema di telecamere era Impegno per la Città, il gruppo capeggiato dall’ex sindaco Maria Grazia Ponti. «Abbiamo sempre denunciato la situazione della piazza San Bernardo, che c’erano vandalismi e problemi. Abbiamo denunciato il non funzionamento di varie telecamere, ottenendo risposte sempre nel segno del "va tutto bene, è tutto in ordine". Che sia un’episodio isolato questo dell’altra sera non posso che augurarmelo, però non è con un comunicato che si rassicura la cittadinanza. Il vigile di quartiere di cui si parlava, dov’e? È vero che il fatto è successo di sera, ma è il culmine di un degrado cui la semplice presenza diurna di un agente che passa e controlla potrebbe già porre un argine. Se si è arrivati a un regolamento di conti vero e proprio è perchè a taluni soggetti è stata data la possibilità di stazionare nell’area. Quello che serve, è la prevenzione sul terrtorio». Sottinteso: con occhi e orecchie umani prima che elettronici, trattandosi oltretutto di un luogo che ha un certa centralità nel rione. Tanto tuonò che piovve, insomma? «L’episodio è eclatante, certo. Ma noi, che c’erano dei problemi non lo diciamo oggi, a posteriori, sarebbe facile: lo abbiamo ripetuto già prima per mesi, basta andare a guardarsi mozioni e interrogazioni che abbiamo presentato in consiglio».

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Pubblicato il 30 Giugno 2010
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