Tabaccaio ferito, fermati 3 banditi

Fanno parte di una banda italoalbanese armata fino ai denti. L'ultimo colpo era terminato con l'aggressione al negoziante e la diffusione di un notevole allarme sociale

I rapinatori che hanno ferito il tabaccaio di Olgiate Olona sono stati fermati dai carabinieri ieri sera. Il blitz è scattato in contemporanea, in tre luoghi diversi del Varesotto, dove sono stati bloccati e ammanettati tre uomini, appartenenti a una banda italoalbanese, armati fino ai denti e molto pericolosi. 

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La banda che ha ferito il tabaccaio di Olgiate O. 4 di 5

Secondo il pm Roberto Pirro Balatto della procura di Busto Arsizio – che ha autorizzato il fermo – sono i responsabili di ben tre rapine a mano armata. Durante l’ultimo colpo avevano trafugato 2mila euro alla tabaccheria Laura di Olgiate e aggredito il negoziante alla testa con il calcio di una pistola. I fermi dei carabinieri sono una prima risposta proprio al timore di un’escalation di fatti violenti.
Determinati e senza tanti scrupoli, gli uomini della banda erano in grado di fare davvero paura. Il capo era un albanese di 26 anni (G.C.). Accanto al boss operavano un albanese di 27 anni (N.L.), con funzione di gregario e supporto logistico per armi e auto, e un italiano di 29 anni di origine catanese (P.C.) a cui era stato affidato il compito di scegliere gli obiettivi e fare da palo.
L’episodio decisivo è accaduto il 23 novembre. Quel giorno la banda ha rapinato la sala giochi Jolly Game di Busto Arsizio. I malviventi sono fuggiti con 5.500 euro ma hanno commesso un errore. Hanno parcheggiato la Bmw usata per la fuga in una strada comunale e poi sono saliti a bordo di una Mercedes Clk. La concitazione e il fare sospetto ha incuriosito un cittadino che ha subito avvisato il 112. La segnalazione è stata provvidenziale: i carabinieri hanno scoperto che l’auto era stata rubata qualche giorno prima a Varese. Perquisendo la vettura hanno ritrovato sotto il tappetino una pistola marca Glock, un capellino di lana colore grigio scuro, una sciarpa e due paia di guanti.
Da quel momento i carabinieri sono stati sulle tracce del gruppo. La banda colpiva ancora il 25 novembre alle 23 e 45 nella sala giochi “Vulcano della fortuna a Castellanza”. Armi in pugno, fare deciso, portavano via 6mila euro.
Dopo il terzo colpo alla tabaccheria, gli inquirenti hanno deciso di agire. I banditi vivono tutti e tre a Castellanza, in case diverse, e passano il tempo oziando nei bar del paese. I carabinieri li hanno bloccati  e hanno perquisito le case. Nel palazzo dove abita il capo,  nel vano cantina, in corridoio, hanno scoperchiato un pozzetto della corrente elettrica e vi ha trovano di tutto: una pistola Beretta 92 calibro 9 parabellum risultata poi rubata in casa di un poliziotto a Borgomanero, una pistola semiautomatica Beretta calibro 7 e 65 con matricola abrasa e caricatore con 8 colpi, una pistola scacciacani, 350 grammi di cocaina di cui 100 grammi in pasta purissima, un bilancino di precisione, uno storditore “taser”, 3 passamontagna, attrezzi da scasso. C’eranono anche 300 gratta e vinci prelevati nella tabaccheria di Olgiate Olona il giorno 1 dicembre. Alcuni erano già stati utilizzati dagli stessi rapinatori. I tre hanno diversi precedenti penali alle spalle, ma gli inquirenti stanno cercando di capire se, oltre ai tre colpi accertati, abbiano già commesso altre rapine violente.

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Pubblicato il 04 Dicembre 2010
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