Piano parcheggi fermo, Agesp Servizi nel mirino

Non si è ancora mosso nulla: in commissione il professionista che ha stilato il piano punta il dito contro la società. Prossimamente un'audizione con tutte le parti coinvolte per dirimere la questione

Agesp Servizi non dà seguito, almeno per ora, e il piano parcheggi per il centro s’impantana. Fino ad oggi, tutto ciò che è sortito dallo studio di Si Parking presentato tre mesi fa dall’ingegner Maurizio Toscano sono i cartelli indicatori che instradano verso i posteggi del centro città. Ben diversi dai cartelli a led con indicazione del numero dei posti liberi, che il piano proponeva. Per il resto, ancora non si è fatto nulla e a lamentarsene era lo stesso professionista, sentito in commissione bilancio e affari generali a seguito di un’interrogazione di Erica D’Adda (PD) che chiedeva conto dei mancati sviluppi della vicenda. «Nemmeno l’indicatore di redditività dei parcheggi, che avevo richiesto al 18 di agosto, ho potuto avere» diceva Toscano. «L’ho anche fatto presente all’assessore competente (Luciano Lista ndr), pare che ci sia il segreto su quanto incassano i parcheggi a Busto…». Il professionista era critico verso il modo in cui Agesp Servizi (non) avrebbe portato avanti la questione: «abbiamo trovato poca collaborazione, hanno deciso che erano più bravi loro», ma a suo dire senza avere le figure professionali adeguate.
Reazioni differenziate tra i consiglieri anche in maggioranza, con Orsi (PdL) e Cislaghi (gruppo misto) che chiedevano l’audizione della società, sottoposta a controllo analogo dell’amministrazione comunale, che ha l’affidamento in house di un gran numero di servizi, mentre Lattuada (PdL) che con D’Adda concordava indirettamente sull’assunto che la questione comunque è politica e da sottoporre all’assessore Lista. Soluzione salomonica trovata dal presidente della commissione Ruggiero (PD): ai primi di marzo si sentiranno congiuntamente tutte le campane, assessore, Agesp e di nuovo l’ingegner Toscano. Purchè alla fine si capisca cosa non è andato e perchè (il sospetto, di primo acchito, è di un garbuglio più politico che tecnico), e di questo piano, il cui senso generale era di liberare le strade dalle auto posteggiate, qualcosa si faccia.

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Pubblicato il 15 Febbraio 2011
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