Il sindacato agli autisti Stie: “Rifiutatevi di guidare quei mezzi”

Secondo la sigla Usb, che ha scritto una lettera all'Asl, buona parte degli autobus cittadini non potrebbero circolare e sono un pericolo per utenti e autisti. Gravi carenze anche al deposito: "La Stie faccia qualcosa"

Il trasporto pubblico a Busto Arsizio è sempre meno un’opportunità per i cittadini e sempre più un pericolo (l’ultimo incendio occorso ad un autobus Stie dovrebbe bastare a dimostrarlo). A denunciarlo è Fiorenzo Campagnolo del sindacato Usb provinciale «a nome di quei lavoratori che attualmente lavorano nella società di trasporto e che non possono denunciare quello che stanno vivendo per paura di essere lasciati a casa da un giorno all’altro». Il sindacato denuncia in particolare il caso di un dipendente che, mentre guidava il suo autobus, ha preso una buca: «L’ammortizzatore dell’autobus ha ceduto ed è entrato nell’autobus riempiendolo di fumo nero – racconta Campagnolo – sia l’autista che un passeggero sono finiti in ospedale con sintomi di intossicazione. La cosa triste è che l’azienda ha fatto pressioni sul lavoratore perchè rientrasse al lavoro, nonostante fosse in malattia, e lo ha richiamato ufficialmente con una lettera nella quale gli addossano la colpa del guasto al mezzo».

Proprio pochi giorni prima, però, proprio il sindacato Usb aveva scritto all’Asl una lettera nella quale sottolineava la situazione di degrado degli autobus cittadini della Stie, elencando i pullman danneggiati e non riparati che circolavano per la città: tra questi c’era proprio l’autobus 146 guidato dall’autista che ha ricevuto la lettera di richiamo: «Nella nostra lettera all’Asl specifichiamo che quell’autobus sbandava a sinistra, aveva gli ammortizzatori mal funzionanti, il cronotachigrafo risultava danneggiato e mancava il tasto per l’apertura delle porte posteriori». Secondo Campagnolo, dunque, «non è possibile vessare un lavoratore addosandogli la colpa di non aver evitato una buca – spiega – in una situazione nella quale da mesi denunciamo che non viene effettuata nemmeno la manutenzione ordinaria dei mezzi e che il deposito di via per Samarate è insalubre e in condizioni allarmanti». «Se non vi si porrà rimedio consegneremo le carte che abbiamo alla Procura della Repubblica» – rincara Fausto Sartorato.

Nella lettera all’Asl si specifica che il piazzale è pieno di buche, che vi sono chiazze di olio enormi, mancano gli impianti di aspirazione dei gas di scarico nel capannone, i servizi igienici non vengono puliti. Dieci i mezzi segnalati come pericolosi per il trasporto delle persone e molti di questi hanno problemi gravi ai freni, alle sospensioni e al motore. Il sindacato chiede all’amministratore delegato di Stie di provvedere alla risoluzione di questi problemi e invita i dipendenti a «rifiutarsi di guidare mezzi pericolosi e di far firmare un foglio di assunzione di responsabilità al capo-movimento». I lavoratori sono ormai allo stremo e la situazione peggiora di giorno in giorno, gli utenti sono sempre più stanchi e sfiduciati. La Stie, infine, ha in tutto una ventina di mezzi impegnati su tutta la rete urbana e molti altri mezzi abbandonati e inutilizzati ma targati «pare che lo facciano per ottenere contributi regionali facendoli figurare come attivi» – dicono tra i lavoratori. Voci da verificare ma che riportiamo per far capire la situazione.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Maggio 2012
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