Di Rienzo: ricostruire Castellanza come “città dei servizi”

Punti chiave del programma la famiglia e la nascita di una rete virtuosa di attori pubblici e privati. Appello al dialogo e al confronto con gli avversari

È solo il secondo incontro pubblico con i sui potenziali elettori,  ma con il professor Benedetto Di Rienzo le novità non si fanno aspettare. Oltre alla tradizionale presentazione della lista Castellanza Democratica con cui è candidato sindaco, infatti, ha scelto una forma di dibattito insolita a livello locale. Sono stati infatti i giornalisti, seduti accanto a lui davanti al pubblico, ad animare il dibattito nella seconda parte della serata. L’idea in realtà, era quella di imitare i dibattiti americani in cui è il pubblico a scrivere domande che poi vengono lette al candidato, ma per questa prima uscita l’efficiente macchina organizzativa di Di Rienzo ha preferito optare per la prima soluzione.

Tre ore quindi dedicate alla presentazione dei venti candidati a consigliere comunale, «tutte persone di Castellanza – spiega Di Rienzo – fra cui molti protagonisti della passata  vita amministrativa della città e dell’opposizione (fra gli altri, il capolista Livio Frigoli, ex sindaco, Mario Rossi, candidato sindaco nel 2004 e Ottavio Cattaneo, consigliere uscente di Città Viva, la lista dell’ex sindaco Ponti, ndr)». Castellanza Democratica infatti nasce dall’ “incontro politico” di Frigoli e Rossi: naturali quindi i dubbi su possibili contrasti all’interno del gruppo proprio alla luce delle diverse idee politiche a livello nazionale. «La lista è composta da persone che ho scelto personalmente – continua Di Rienzo -. Per una piccola città come Castellanza non conta tanto l’appartenenza politica degli amministratori, ma la condivisione di un progetto».
Ampio lo spazio dedicato dal candidato sindaco alla presentazione del programma. «Non vogliamo limitarci alla gestione ordinaria, ma guardare con ambizione al futuro. È necessario rilanciare la città attraverso la progettualità che l’ha caratterizzata in passato e a cui si è rinunciato negli ultimi due anni». E questa non è certo l’unica stoccata lanciata all’indirizzo della passata amministrazione, colpevole fra l’altro, secondo Di Rienzo, di non aver saputo sfruttare il valore aggiunto di Castellanza Servizi e delle competenze di cittadini castellanzesi, di aver gestito in malo modo l’apertura di un secondo asilo nido e soprattutto di aver creato un «clima politico teso, con una sorta di “guerra fra fazioni”. Non vogliamo fare come i nostri predecessori e dare battaglia agli avversari: sia in campagna elettorale che nei prossimi cinque anni, speriamo in un confronto aperto e civile, basato su tolleranza e correttezza. Per questo, nel caso di una nostra vittoria, intendo affidare la presidenza del Consiglio Comunale a un membro della minoranza. Un altro obiettivo, è quello dell’aumento della partecipazione, con la creazione di un assessorato ad hoc: i cittadini non devono essere gli ultimi a conoscere cosa succede nel loro Comune, ma partecipare attivamente».

Equilibri politici a parte, le parole d’ordine del programma sono sussidiarietà e servizi. «È inutile nascondere che le risorse dedicate dallo Stato agli enti locali sono sempre più ridotte. Senza la costituzione di una rete virtuosa di attori pubblici e privati, il nostro Comune non è in grado di garantire ai cittadini i servizi di qualità che chiedono. Castellanza, in collaborazione con gli altri comuni della Valle, deve costruire una vera  e propria città dei servizi, indirizzati a tutta la popolazione, con un’attenzione particolare alla fascia degli anziani e delle giovani famiglie, sempre più spesso costrette a lasciare la città per mancanza di alloggi a prezzi accessibili». In questo senso, Di Rienzo parla quindi non di spesa sociale, ma di un vero e proprio investimento sulla famiglia. «Per raggiungere questi obiettivi, fra cui quello di creare 50 nuove unità abitative per le giovani coppie, pensiamo di istituire un assessorato alla Famiglia e di potenziare l’offerta di servizi all’infanzia. Inoltre, favorire la nascita di punti di aggregazione per i più giovani, legati non solo al mondo degli oratori, nonostante il sostegno che intendiamo garantire ancora a queste strutture».

A fine serata, per la sala della Biblioteca civica il primo “esame” di Di Rienzo sembra quindi superato: dopo la presentazione delle liste, si apre ora il mese di campagna elettorale in attesa della prova finale il 28 maggio, periodo che il professore spera possa essere «all’insegna del dialogo e del confronto civile fra avversari».   

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Maggio 2006
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