Consiglio comunale, il question time parte fra le polemiche

Il sindaco annuncia la riduzione a poco più di due milioni del danno erarariale per i "super-stipendi". Assenze nei banchi della Giunta, Cornacchia e Porfidio scatenati

Seduta di consiglio comunale non particolarmente brillante giovedì sera a Palazzo Gilardoni, animata solamente dalle uscite dei "soliti" Cornacchia e Porfidio e dalle… uscite degli assessori, come si vedrà.

In apertura il sindaco Farioli, convalescente, ha esposto prima di lasciare l’assemblea la situazione della vicenda super-stipendi e dei suoi strascichi. Ieri una riunione-fiume a Bologna con il gruppo di lavoro guidato dal segretario-direttore del comune Giacomo Rossi e il nucleo di valutazione. Avuta l’approvazione di questo per il lavoro svolto fin qui, da oggi si potrà passare a stilare le controdeduzioni per la Corte dei Conti, non prima però, annunciava Farioli, di sottoporle alla commissione consiliare affari generali. Il danno erariale per il Comune scenderebbe, secondo le tesi del gruppo di lavoro, da circa 8 a poco più di 2 milioni di euro per tutto il periodo 2000-2006.

Seguiva un siparietto animato da Audio Porfidio (La Voce della Città), irato perchè gli era stato riferito che Farioli avrebbe "preso per un orecchio", diciamo così, un consigliere di maggioranza, facendogli notare come i suoi familiari avessero firmato per il referendum sull’autosilo di piazza Vittorio Emanuele II. Porfidio tuonava parlando di violazione della privacy; Farioli negava recisamente ogni addebito, asserendo di aver agito correttamente, limitandosi a "girare" al segretario comunale le oltre tremila firme ricevute. Porfidio ha peraltro ricevuto un duro colpo dalla sentenza avversa del Tar Lombardia, che lo condanna fra l’altro, oltre il danno la beffa, al pagamento delle spese.

Fra le novità di serata anche il cambio del presidente nel gruppo consiliare di Forza Italia: Paolo Genoni lascia il posto, per ragioni «familiari e professionali, e non politiche», precisa, a Sandro Orsi. Approvate alcune chiarificazioni sul nuovo regolamento comunale proposte da Diego Cornacchia (Forza Italia) e dal presidente Speroni, si pssava alla parte deliberativa. Fra le misure adotate, una per la cessione di due fettine di terreno nell’area della piscina di via Manara, che Cornacchia dichiarava di non votare «per perplessità di natura giuridica», uscendo dall’aula. Seguiva fra l’altro la segnalazione da parte di Ruggiero (Ulivo-PD) che i revisori dei conti ancora non hanno ricevuto alcun documento sul bilancio di previsione, mentre i tempi per l’approvazione dello stesso (fine mese) stringono; problema comune a tutta Italia, faceva notare Orsi dalla maggioranza, tanto che se ne parla anche sul sito dell’Anci.

Era poi la volta della questione Sant’Anna, con Cornacchia duramente all’attacco di sindaco (già andato via perchè come detto ancora poco in salute) e Giunta. Durissimo il consigliere di Forza Italia contro Farioli: «In chiesa, davanti a Dio e agli uomini, sulla bara del collega Murano», il sindaco promise di portare avanti le iniziative per il rione che lo scomparso aveva avuto a cuore. Questo avveniva circa un anno fa: seguì un’interrogazione dello stesso Cornacchia, quindi la recente mobilitazione di alcuni cittadini, raccolta dal consigliere di Rifondazione Corrado, e la nuova interrogazione di Cornacchia, intanto Sant’Anna si sente abbandonata. «C’è la rivolta a Sant’Anna! la volete?» tuonava il consigliere. Dalla Giunta gli assessori Girola, Armiraglio e Crespi rassicuravano: sono in corso o prossimi interventi di vario tipo, dalla viabilità alla manutenzione del verde. 

La serata ha visto l’introduzione delle interrogazioni stile question time (o "tempo delle interrogazioni" come dice il presidente Speroni), volte a velocizzare i lavori. Si è parlato fra l’altro di concessione di spazi alle associazioni, denunciandone la faziosità (Pecchini), dell’incarico a Mario Botta per l’area delle Nord (Porfidio, il vicesindaco Reguzzoni osserverà che Botta «è migliore come architetto che come urbanista», il suo piano è finito per ora in un cassetto), di scuole materne e della pista d’atletica di Sacconago, ma non solo. Il tutto mentre i banchi della maggioranza si svuotavano. Molti i punti rinviati comunque, quattro-cinque da Cornacchia per assenza degli assessori interessati, vari altre da Porfidio, inalberatosi come da copione constatando il medesimo problema. Assenze che venivano denunciate con forza anche da Pecchini per l’Ulivo-Pd e, alla fine, ammesse da Speroni che invitava gli assessori ad essere più presenti, vista anche la cadenza ormai quasi mensile delle sedute del consiglio.

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Pubblicato il 07 Marzo 2008
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