I ragazzi dello Scientifico “invadono” il consiglio comunale

Massiccia presenza in aula per segnalare l'urgenza del problema palestra. Il sindaco difende l'operato della Giunta e fustiga l'amministrazione Rosa

Una pacifica invasione di adolescenti ha reso venerdì sera il consiglio comunale di Busto Arsizio insolitamente affollato. A dozzine sono arrivati i ragazzi del Liceo Scientifico "Arturo Tosi", accompagnati dagli insegnanti di educazione fisica e dai componenti del consiglio di istituto, per protestare contro la perdurante mancanza di una seconda palestra, una situazione che si trascina da anni. L’esistente PalaFerrini, ai suoi tempi (e parliamo di più vent’anni fa) definito "opera faraonica", non basta infatti al gran numero di allievi dell’istituto. «Il problema è vecchio» ci riferiva Franco Azimonti in rappresentanza del consiglio d’istituto, «lascia perplessi la mancanza di risposte precise. A questo punto abbiamo promosso un’azione dimostrativa che non vuole essere strumentalizzata in alcun modo ma che segnala la necessità urgente di una risposta al problema. Perchè la palestra sarebbe non solo necessaria alla didattica, ma anche per quello che è un fiore all’occhiello, i nostri ragazzi del liceo che partecipano con successo a tante competizioni sportive».

Risposte precise sugli impegni a suo tempo assunti dal Comune: questo vogliono allo Scientifico. Tre anni fa, sotto l’amministrazione di Luigi Rosa, si era definito che Comune e Provincia contribuissero con 600.000 euro a testa al progetto della nuova palestra. «Passati anni non se ne sa nulla, e pare che non sia a bilancio neppure quest’anno: è scandaloso!» diceva Azimonti.

Il punto non era all’ordine del giorno del consiglio comunale, ma l’argomento è stato comunque toccato all’interno di altre discussioni, più come scusa per fare polemiche e scaricabarile che non nel concreto. Era Valerio Mariani (PD) a chiedere lumi a Gianfranco Bottini, già assessore provinciale all’edilizia scolastica sotto la breve amministrazione Reguzzoni bis. «In questo momento non ricopro incarichi» era la risposta. «In ogni caso la Provincia non c’entra, i suoi 600.000 euro sono arrivati, tocca al Comune fare la sua parte». Luigi Rosa difendeva la sua ex Giunta: «I soldi li avevamo stanziati, vedremo se questa amministrazione provvederà a costruire la palestra». Grandi (PD) maramaldeggiava poi al suo indirizzo, osservando che la palestra ci sarebbe stata se a qualcuno non fosse venuto in mente di costruire la contestata e sottoutilizzata pista d’atletica di Sacconago.

L’ultima parola spettava al sindaco Farioli, lesto a rigettare sull’amministrazione Rosa, di cui facevano parte vari assessori anche oggi in carica, la responsabilità di non aver tradotto in atti concreti il progetto nei pochi mesi che le restavano prima di cadere. «Abbiamo dovuto ultimare il progetto, risolvere le questioni relative alla destinazione urbanistica, infine firmare la convenzione. Per la palestra serviranno più soldi: 1.750.000 euro invece del milione e duecento iniziale». Il sindaco ha annunciato che incontrerà a breve il preside Pagani e il professor Maurizio Moscheni. Intanto i ragazzi dello Scientifico e i loro insegnanti di educazione fisica, lasciando la sala, si preparavano a un’altra giornata di ordinario caos.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2008
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