Il falso frate ammette le violenze sulla tredicenne

Primo interrogatorio in carcere per l'uomo arrestato ieri per violenza sessuale su una giovane che aveva plagiato facendole credere di essere un frate laico

Ha ammesso tutto Alberto C., 50enne di Busto Arsizio, accusato di violenza sessuale nei confronti di una tredicenne residente in un Comune della zona dopo il primo interrogatorio eseguito in carcere dal pubblico ministero Roberto Pirro e dal Giudice per le indagini preliminari Maria Greca Zoncu. Ha ammesso ma in una sorta di trance mistica, voce sottile, occhi strabuzzati e la convinzione di aver agito solo ed unicamente per il bene della ragazzina. A quanto si apprende la toccava, sentiva in lei odore di santità, secondo lui era necessario il contatto fisico e, possibilmente, su tutto il corpo per far sì che ci fosse questa «trasfusione di cellule» per aiutarla a diventare un’angelo. La definisce, addirittura, illuminata come lui.

Queste le parole dell’esperto informatica che si spacciava per frate laico, facente parte del Terz’ordine dei Francescani in quanto "unto dal signore" (cosa non vera come spiega molto bene nell’intervista concessa a Varesenews Padre Gianni Terruzzi di Radio Missione Francescana). I magistrati hanno poi concentrato l’attenzione sulle foto che le faceva e sul materiale pedo-pornografico ritrovato sul suo pc. Le foto gliele ha fatte perchè lei ad un certo punto aveva manifestato la sua contrarietà al fatto che la toccasse, non la faceva mai spogliare nuda completamente. Le foto gli sarebbero per lo stesso scopo, infondere in lei l’illuminazione.

Le farneticazioni dell’uomo sembrano sincere, ovvero dettate da un convincimento profondo della bontà delle sue azioni ma sul materiale pedo-pornografico non ha saputo essere così convincente e ha parlato di volontà di documentare quanto possa essere diabolica Internet – ha detto dopo un momento di silenzio, come se per la prima volta avesse dovuto trovare le parole per spiegarsi – cercava di capire a che punto può arrivare l’animo dell’uomo. Alla domanda sul perchè le collezionasse non ha saputo rispondere. Ha negato, inoltre, di aver avuto incontri con altre minorenni, anche se ha dichiarato ad alcuni testimoni di aver adottato due bambine a Milano.

L’uomo, inoltre, ha detto di avere una fidanzata e ha aggiunto che la madre della giovane era a conoscenza dei rituali e delle modalità con cui venivano messi in atto. Secondo il pm Pirro, Alberto C. o è un attore consumato oppure crede davvero a quello che dice. Secondo il Gip Zoncu sarà probabile una perizia psichiatrica. Per entrambi, comunque, la convinzione è quella di aver fermato un uomo pericoloso.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 09 Maggio 2008
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.