C’è solo Busto Arsizio, Conegliano è annientata
Una incredibile Unendo Yamamay schiaccia le trevigiane a domicilio in gara 1 di semifinale scudetto: adesso la finale scudetto è a un passo. Arrighetti e Ortolani star della serata, a Pasquetta la sfida decisiva in casa
Lezioni di pallavolo al Palaverde: le impartisce la Unendo Yamamay, che in gara 1 di semifinale scudetto annichilisce letteralmente l’Imoco Conegliano infliggendole una disfatta tecnica e psicologica davvero difficile da digerire. Impressionante e a tratti imbarazzante la superiorità delle bustocche (foto Rubin/LVF), arrivate alla sfida da assolute sfavorite sulla scorta dei precedenti stagionali e della classifica di regular season: Arrighetti è da fantascienza con 8 muri-punto, Ortolani fa il cecchino (0 errori), Wolosz cancella dal campo la dirimpettaia Lloyd, ex mai così poco rimpianta come in quest’occasione. E dire che la serata era iniziata sotto tutt’altri auspici, con una Busto troppo morbida al servizio, inefficace in contrattacco (vecchio difetto) e incapace di superare il muro di Conegliano.
Ma tra il primo e il secondo set le due squadre sembrano scambiarsi le maglie e l’Imoco sparisce incredibilmente dal campo, soffrendo enormemente una battuta ospite finalmente efficace. A poco servono le disperate invocazioni di Gaspari in sede di time out: “Non vi ricordate cosa ci siamo detti negli spogliatoi?” chiede il coach veneto già a metà partita, per poi alzare bandiera bianca con uno sconsolato “Non so più cosa fare per aiutarvi”. Ma lo psicodramma in casa delle pantere non sminuisce, anzi esalta la freddezza e la solidità mentale di una Unendo Yamamay ormai completamente trasformata rispetto a quanto visto nell’arco della stagione e persino all’immaginazione più sfrenata dei tifosi: i dati numerici sono eclatanti (19 muri a 9, contrattacco al 42% e attacco sopra il 50% per due set), ma l’atteggiamento complessivo della squadra, dall’intensità difensiva in avanti, lo è ancora di più. Come nei quarti contro Bergamo, anche in semifinale il primo round non è stato vinto, ma dominato: se da un lato c’è da aspettarsi la reazione dell’avversario a un umiliante ko, dall’altro si può stare altrettanto certi che in gara 2, il lunedì di Pasquetta, il fortino del PalaYamamay sarà difeso con ogni arma possibile. E diciamola tutta: se si riuscisse a chiudere la serie in due partite nessuna parola sarebbe più tabù, neppure quella che inizia con la “s”…
LA PARTITA – Qualche piccolo vuoto in tribuna, ma gli spettatori sono 5100 e il Palaverde è una bolgia, con numerosi tifosi arrivati da Busto Arsizio a sostenere la squadra biancorossa. Nessuna sorpresa nelle formazioni iniziali: Parisi schiera Wolosz in diagonale con Ortolani, Arrighetti e Michel al centro, Marcon e Buijs schiacciatrici e Leonardi libero. Risponde Gaspari con Lloyd in palleggio, Nikolova opposto, Barazza e Gibbemeyer centrali, Buijs e Marcon in banda e De Gennaro libero.
Straordinario l’avvio di gara di Serena Ortolani, che mette a segno i primi 3 punti ospiti per il 3-3; difese subito molto impegnate e grande intensità in campo. Sempre la numero 1 regala il primo vantaggio alla Unendo Yamamay sul 5-6, mentre stenta a entrare in partita la sua omologa Nikolova: Wolosz la mura per il 10-11. Il primo vero break della serata lo sigla però Jenny Barazza: due muri consecutivi proprio su Ortolani e in un attimo è 16-13, con il conseguente time out di Parisi. Al rientro in campo Fiorin sigla il più 4 e chiude, con l’attacco del 19-14, un’azione in cui Conegliano mura per ben 4 volte le attaccanti avversarie. Il servizio di Nikolova propizia l’allungo definitivo, regalando all’Imoco il 22-15, poi Gibbemeyer si procura 5 set point e Barcellini infila il 25-20.
Il secondo set si apre con un servizio velenoso di Barazza che consente a Gibbemeyer di firmare il 3-1, ma Buijs risponde con la stessa moneta firmando l’ace del 4-6. Dopo il time out chiamato da Gaspari continua il momento di confusione di Conegliano, che si ritrova sotto 4-8 pagando un momento di confusione di Lloyd; Fiorin manda fuori il 5-10 e il coach veneto è costretto a giocarsi anche la seconda pausa del set. Buijs è implacabile con la pipe per l’8-12, ma poi sbaglia due volte dando il via al controbreak di 3-0 per Conegliano, e stavolta è Parisi a fermare il gioco. Entra Bianchini e il suo servizio fa danni (11-14); ma è sempre Buijs a siglare il 12-16 e poi, di nuovo da seconda linea, a mettere giù il 14-19. Gaspari inserisce Tirozzi e poi Bechis, ma incassa il 14-21 di Marcon e capitola definitivamente sul muro di Michel: 1-1.
Ancora un’ispiratissima Ortolani trascina la Unendo Yamamay in avvio di terzo set: subito tre punti in attacco e l’Imoco soffre davvero, come dimostra il muro del 3-7 messo a segno da Marcon. Il capitano si ripete a muro per il 5-9, Conegliano è completamente fuori partita e sbaglia ancora portando il punteggio sul 7-12. Gaspari prova disperatamente a rianimare le sue e toglie Nikolova per Tirozzi, ma la nuova entrata incassa l’ennesimo muro di Arrighetti (8-15); la Unendo Yamamay ha la partita in mano e dilaga addirittura fino al 9-18 sempre con la sua centrale. Le bustocche giocano con incredibile freddezza, tengono a distanza le avversarie con Marcon (14-22) e chiudono trionfalmente con Arrighetti per il meritatissimo vantaggio.
Conegliano ripropone il sestetto base per raddrizzare la sfida, e sono Nikolova e Barcellini a dare segni di risveglio in avvio di quarto set: 7-3 che convince Parisi al time out. Busto però prende tutto in difesa, inventa con Wolosz e mura con Michel per l’8-8. Marcon riporta avanti le sue con due grandi muri (9-11), Michel fa volare le sue sul 10-14 fermando Fiorin, che subito lascia il posto a Tirozzi. La nuova entrata incassa però a sua volta un muro di Michel e Ortolani allunga il break fino a un devastante 10-17. Conegliano recupera subito 3 punti, ma Busto continua a dominare e quasi irride le avversarie sul turno di servizio di Bianchini: 13-21. La partita è finita, e anche da molto tempo: per suggellare il trionfo bustocco serve solo l’ultimo punto di una stratosferica Arrighetti, che mette una serissima ipoteca sulla serie.
I COMMENTI – Il massimo della gioia per Francesca Marcon, protagonista nella sua terra di un colpaccio clamoroso: “Una prestazione così non me l’aspettavo neanch’io – dice ai microfoni Rai – faccio i complimenti a tutte, è stata una gran partita. Ha funzionato tutto bene, a partire dalla battuta, e poi abbiamo piazzato stasera tutti i muri che non avevamo messo in campionato. Non è stato facile, ma io rimango con i piedi per terra: non bisogna abbassare la guardia, Conegliano stasera non si è espressa al meglio e in casa nostra sarà un’altra partita”. Voglia di riscatto nelle parole di Cristina Barcellini: “Eravamo partite bene, poi loro ci hanno messo in difficoltà, ma noi da parte nostra abbiamo davvero smesso di giocare. C’è stata troppa ansia in campo, dobbiamo migliorare a muro e in difesa e anche forzare un po’ di più il servizio: non è finita, lunedì daremo il tutto per tutto”.
LE SEMIFINALI
Imoco Conegliano-Unendo Yamamay Busto Arsizio 1-3 (25-20, 17-25, 16-25, 15-25); gara 2 lun 21/4 ore 20.30 a Busto Arsizio; eventuale gara 3 ven 25/4 ore 20.30 a Treviso.
Rebecchi Nordmeccanica Piacenza-Igor Gorgonzola Novara sab 19/4 ore 20.30; gara 2 mar 22/4 ore 20.30 a Novara; eventuale gara 3 sab 26/4 ore 20.30 a Piacenza.
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