Comitato antimafia, Farioli ha deciso i componenti
Dal procuratore di Varese Maurizio Grigo al fondatore di Ammazzateci Tutti Aldo Pecora. Nel gruppo di lavoro anche un testimone di giustizia e un ex-assessore: obiettivo è quello di supportare le azioni del sindaco
Il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli batte il consiglio comunale in velocità e nomina ufficialmente i componenti del comitato d’ascolto per la legalità e per la lotta a tutte le mafie. Il consiglio comunale, dopo aver votato la creazione della consulta per la legalità, non si è più mosso su questo fronte. Il sindaco ha decretato che a far parte del comitato saranno il Procuratore della Repubblica di Varese Maurizio Grigo, in qualità di Presidente onorario; l’ex-assessore (e questore) Walter Fazio in qualità di presidente; il professor Francesco Calderoni, ricercatore presso la Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È professore aggregato del modulo Criminologia applicata – Fenomeni criminali complessi, in qualità di componente; Aldo Pecora, fondatore dell’associazione Ammazzateci Tutti, anch’egli in qualità di componente; Ignazio Cutrò, testimone di giustizia e imprenditore siciliano, sottoposto, assieme alla famiglia, ad un programma speciale di protezione per aver denunciato i suoi estorsori.
Il comitato nominato dal sindaco svolgerà le sue funzioni fino al termine del mandato del sindaco. La nomina non darà diritto ad alcun rapporto di pubblico impiego e, comunque, di tipo lavorativo. La partecipazione al comitato è su base volontaristica e completamente a titolo gratuito. I componenti sono tenuti a garantire la riservatezza sulle informazioni e i documenti di cui verranno a conoscenza nel corso della loro attività. Il nuovo organismo sarà di supporto al sindaco e proporrà iniziative sia in ambito culturale che amministrativo: potrà occuparsi dell’organizzazione di incontri e seminari, aiutare a raccogliere le segnalazioni, mettere in atto politiche per riconoscere e prevenire fatti, situazioni, condotte e fenomeni corruttivi all’interno della pubblica amministrazione e nelle società partecipate.
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