Giocare a pallone in oratorio? “I bambini paghino 1 euro all’ora”
Da oggi una novità accompagnerà i giovani che desiderano giocare a calcio all’interno dell’oratorio di Sant’Edoardo: il pagamento orario del gioco. Al momento la parrocchia non commenta ma i ragazzi sono infuriati e sospettano che sia un modo per far cassa
C’è stato un tempo in cui per giocare a pallone bastava una strada. Poi sono arrivate orde di automobili e quindi ci si è rintanati in cortili e oratori. E’ sopratutto in questi ultimi che ragazzi di ogni età hanno consumato scarpe (e ginocchia) correndo in lungo e in largo per i campetti che ogni giorno brulicavano di aspiranti campioni del mondo. Ma da lunedì 18 novembre nell’oratorio di Sant’Edoardo si sperimenterà un nuovo modo di vivere insieme: a pagamento.
E’ stato un cartello appeso in bacheca (nella foto a sinistra, ndr) a comunicare il radicale cambio nella gestione del campetto da calcio della struttura di via Bergamo: i bambini e ragazzi che vorranno giocare a pallone liberamente dovranno pagare 1 euro. Ogni ora di gioco. E non c’è modo di sottrarsi al pagamento dell’obolo dal momento che "negli altri orari il campetto rimarrà chiuso", si legge nell’avviso. Ma anche per accedervi non basterà mettere mano al portafoglio dal momento che gli avventori del campo dovranno infatti essere "regolarmente iscritti al catechismo", con buona pace della socializzazione che gli oratori hanno sempre garantito.
Una novità sperimentata in un centro giovanile dedicato a Don Giovanni Bosco al momento non commentata dalla Parrocchia (che ha preferito non rispondere alle nostre telefonate e ai nostri messaggi, ndr) ma che ha fatto infuriare i giovani. «Stanno facendo ancora più a pezzi una parrocchia che è già decadente», commenta deluso un ragazzo che è cresciuto in via Bergamo. Per chi in quel campo ci ha giocato per anni non pare vero che da oggi il suo utilizzo sarà regolato da un pagamento che per un bambino può anche non essere "simbolico". La motivazione che è stata comunicata ai ragazzi è che «avrebbero trovato droga e profilattici in quella zona, ma non è certo così che si risolvono i problemi». Proprio per questo motivo i sospetti si sono spostati sulla nuova maxi cucina realizzata all’interno dell’oratorio di una Parrocchia il cui debito si calcola in milioni. Debito che quindi potrebbe portare alla necessità di far cassa. In tutti i modi.
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