Il senzatetto vive sulla panchina, Agesp gliela rimuove

Si sta trasformando in un caso politico la vicenda del senza dimora che vive lungo viale Cadorna. La presidente di Agesp, Paola Reguzzoni, attacca l'amministrazione: "Io amministro una società, non sono l'assessore ai servizi sociali. Ognuno faccia il proprio dovere"

Che la vita per un senza dimora a Busto sia piuttosto dura era noto da tempo tra l’assenza di un dormitorio e la stazione resa off-limits. Ma quanto è successo negli ultimi giorni rende la situazione ancora più difficile e si sta trasformando in un caso politico. La vicenda riguada Alessandro, un senzatetto che da diverso tempo ha adibito a propria abitazione una panchina lungo viale Cadorna. O meglio, "aveva" adibito. Nelle scorse settimane, infatti, Agesp Servizi ha proceduto alla rimozione del giaciglio dell’uomo, malato e in condizioni igieniche pessime. Lui, dopo l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, è ospitato al momento all’interno dell’ospedale di Busto ma la sua vicenda ha riportato luce sulla questione dei senzatetto. E’ stato Marco Cirigliano (SEL) ad accendere la miccia, promettendo di portare in Consiglio Comunale la vicenda avendo già protocollato una interrogazione in cui sottolinea come "la dignità umana, di ogni individuo, e senza nessun tipo di discriminazione, deve essere sempre preservata e garantita da chi governa". Ma chi governa, in questo momento, è abbottonato in uno stretto silenzio. Stiamo parlando dell’Assessore Ivo Azzimonti, il responsabile dei servizi sociali in città, che per il momento non ha risposto alle nostre chiamate e ai nostri messaggi.
A parlare -o meglio scrivere- è invece la numero 1 di Agesp Servizi, Paola Reguzzoni. "Mi sembra di vivere in un mondo di matti" esordisce in un suo post su Facebook prima di iniziare a descrivere la storia di degrado e sporcizia che avvolge la vita del senzatetto. "Gira in varie zone centrali tra queste c’è una panchina dove staziona abbastanza spesso. Come si può immaginare, la panchina si deteriora, si rompe, tando da dover essere rimossa", racconta Paola Reguzzoni, postando anche la foto della presunta panca (foto in alto, anche se la data dello scatto è di oggi, ndr). E’ per questo motivo che Agesp avrebbe eliminato la panchina e "apriti cielo! Il problema è la rimozione della panchina, non le condizioni di vita del barbone, i problemi igienico-sanitari che crea, i disagi ai cittadini e alle attività. Niente di tutto questo. Il problema è che ho sbagliato a togliere la panchina!!!".

Il vero e proprio attacco che la Presidente della ex municipalizzata indirizza all’Amministrazione Comunale diventa ancora più evidente nei commenti al suo sfogo. A chi le fa notare che bisognerebbe occuparsi del senzatetto e non della panchina lei risponde: "io amministro una società che si occupa di arredo urbano. Non sono l’assessore ai servizi sociali ne quello alla sicurezza, io devo tenere in ordine le panchine…ognuno faccia il proprio dovere!!!!!". Intanto il telefono squilla ancora a vuoto. E c’è un uomo che tra qualche giorno sarà dimesso dall’ospedale e tornerà a vivere in mezzo alla strada, tra cartoni di vino ed escrementi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Agosto 2013
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