Il rifugio per senzatetto riparte da zero

Con la proposta delle ferrovie che è stata respinta, i Lions tornano alla carica proponendo una nuova strada da seguire, assoldando un esperto per seguire la vicenda. Ma intanto un nuovo problema incombe: il prossimo inverno

Quando, nel novembre dello scorso anno, era stato effettuato il sopralluogo all’interno di un ufficio dismesso della stazione centrale di Busto, sembrava essere ad un passo dall’apertura del rifugio per i senza tetto in città. Poi, una volta, arrivata la proposta delle ferrovie erano stati in molti ad aver storto il naso. Erano infatti 14.000 gli euro che il comune avrebbe dovuto sborsare per assicurare un tetto ai senza dimora e, dopo due anni, le ferrovie avrebbero potuto riprendersi gli uffici, rimessi a nuovo con i soldi dei Lions. Anche chi con questi temi ci lavora da anni, come Paolo Pezzana, ex presidente della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, aveva giudicato la proposta irricevibile indicando una diversa strada da seguire. Ed è proprio lungo quella via che i Lions hanno deciso di muoversi scrivendo una lettera alle Ferrovie dello Stato e all’Osservatorio Nazionale del Disagio Sociale, un progetto del settore sociale di FS che tenta di affrontare il tema dell’emarginazione sociale e dell’estrema povertà nelle aree ferroviarie. "Apprendiamo della meritevole iniziativa che Ferrovie dello Stato ha contribuito a realizzare presso la Stazione Roma Termini -scive il presidente dei Lions Tosi Ravera, Franco Mazzuchelli-. Sorprende per noi leggere che FSI hanno conceso 8.566 mq gratuitamente in tutta Italia e che a Busto Arsizio invece richiedono delle condizioni economiche ben diverse". Per questo motivo "ci chiediamo se sia possibile ricostruire una relazione con la Vostra Società al fine di pervenire ad una soluzione di reciproca soddisfazione".
Nell’attesa di conoscere come le Ferrovie intenderanno procedere nei confronti di Busto, le realtà della rete Vo.La.Re ribadiscono la loro ferma convinzione di voler continuare con il progetto riconfermando tutte le nostre richieste all’amministrazione. Parallelamente anche il Comune assicura di non voler abbandonare la vicenda, con il presidente della commissione Servizi Sociali, Mario Cislaghi, che assicura come presto la vicenda tornerà sul tavolo della commissione. Ma sono proprio i Lions che più di tutti continuano a credere nel progetto. Con una seconda missiva, infatti, Franco Mazzuchelli chiede proprio a Paolo Pezzana un aiuto nell’organizzazione del dormitorio "se ci saranno novità positive".
E nonostante l’estate sia alle porte, il problema più impellente però riguarda già il prossimo inverno. «Ragionevolmente sarà pressoché impossibile  riuscire ad aprire un centro entro la stagione fredda» spiega Pezzana, auspicando così che «fin da subito si inizino a programmare sistemi di accoglienza per il prossimo inverno». Basterebbe  «un posto caldo e pulito» ma neanche questo Busto è riuscita a garantire lo scorso inverno. E’ bene ricordarsi, infatti, ai molti senzatetto che si sono rifugiati all’interno dell’ospedale cittadino alla ricerca di un po’ di tepore le istituzioni hanno risposto con una vasta operazione di Polizia, conclusasi con 8 denunce per invasione di pubblico edificio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Giugno 2013
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