La donna che ha abbracciato 33 milioni di persone torna a Busto

Mata Amritanandamayi, più nota come Amma, è pronta a tornare dal 9 all’11 novembre in città per abbracciare le 15.000 persone che si attendono a MalpensaFiere. Una tre giorni di spiritualità, meditazione e molta solidarietà.

L’anno scorso è stata una esperienza straordinaria. Così straordinaria che anche quest’anno sarà replicata. Mata Amritanandamayi, meglio nota con il nome di Amma, sarà di nuovo in Italia per il ventottesimo anno consecutivo. E per il secondo anno sarà nuovamente a MalpensaFiere. Dal 9 all’11 Novembre Amma accoglierà tutti coloro che vorranno incontrarla: migliaia di persone potranno ricevere il suo speciale abbraccio, simbolo di tolleranza e diversità. 
Perchè è proprio la stretta tra le sue braccia il motivo che spinge da ogni parte del mondo persone ad accorrere da lei. E negli anni sono state milioni, 33 per l’esattezza. Amma le ha abbracciate tutte, una per una, e contemporaneamnte ha fondato l’organizzazione umanitaria nota con il nome di Embracing the World (Abbracciando il mondo, ndr). L’organizzazione, basata sul lavoro di volontari che operano in tutto il mondo, lavora per difendere i diritti umani e sostenere i Millennium Development Goals stabiliti dall’ONU. In questi anni ha costruito più di 45.000 case per i senzatetto e ha curato gratuitamente 2 milioni di pazienti. 

Amma, che in India è considerata un Mahatma (Grande Anima), terrà a Busto un programma di tre giorni, richiamando migliaia di persone di ogni estrazione sociale e credo. Le attività includono momenti di meditazione, discorsi, musica e la possibilità per ciascuno di ricevere un abbraccio personale. Durante il tour europeo, che toccherà 11 città, si stima che Amma abbraccerà almeno 150.000 persone in tutta Europa, incluse circa 15.000 persone all’interno dei padiglioni di MalpensaFiere. L’evento è gratuito e si svolge grazie al lavoro di una squadra di 700 volontari.
Ogni anno oltre alle persone che si affollano ad ogni incontro sono anche molti i personaggi famosi (ad esempio Sharon Stone, Jim Carrey, Marion Cotillard e Russell Brand) che incontrano Amma e sostengono i suoi sforzi in campo umanitario. Durante i festeggiamenti per il suo sessantesimo compleanno, il 27 settembre, Amma ha inaugurato alcuni progetti di ETW, tra cui la piantumazione di 6 milioni di alberi e la distribuzione di pensioni per donne in condizioni di povertà; sono inoltre stati presentati alcuni prototipi di biotecnologia all’avanguardia per la cura di patologie cardiache e tumorali.

ETW, cui è stato conferito lo stato di ‘consulente speciale ONU’, offre una vasta rete di progetti di assistenza sociale in ambiti diversi, come istruzione, salute, costruzione alloggi, supporto economico per i poveri e soccorso in caso di calamità naturali. “Amma ha fatto per i poveri più di quanto abbiano fatto molti governi”, ha affermato il premio Nobel per la Medicina Muhammad Yunus, che ha incontrato Amma nel gennaio 2012 in India. Amrita University, parte integrante di ETW, ha stabilito partnership con università prestigiose, come ad esempio Stanford e Princeton, allo scopo di svolgere progetti di ricerca sempre più all’avanguardia. L’università offre inoltre corsi di formazione professionale (ad esempio di idraulica) usando la tecnologia delle interfacce aptiche. Amma è Chancellor di Amrita University, che conta 20.000 studenti e si sviluppa su 5 campus. Quest’anno Amma ha inaugurato la Bio Quest Conference 2013, che annoverava tra gli invitati il premio Nobel per la medicina Leland Hartwell e scienziati da tutto il mondo (comprese le università di Oxford, Cambridge e la UCL), che si sono confrontati su come usare gli strumenti emergenti della biotecnologia per aiutare in maniera efficace comunità e singole persone in situazioni di necessità.

Ciò che spinge persone di ogni nazionalità e fede religiosa a trascorrere del tempo insieme ad Amma, è il messaggio che trasmette incentrato sull’amore come principio universale, che sottende a ogni forma di vita. Amma ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per il suo lavoro in campo umanitario, come ad esempio, nel 2002, il Premio Gandhi King per la Non-Violenza, ricevuto in passato da Kofi Annan e Nelson Mandela; nel 2006, le è stato conferito il premio James Park Morton per l’interreligiosità, in passato consegnato al Dalai Lama.

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Pubblicato il 31 Ottobre 2013
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