La palestra è agibile ma non per gli alunni, manca il certificato
Una storia di ordinaria burocrazia: nonostante i lavori alla struttura siano stati completati da tempo le società sportive possono utilizzarla mentre gli studenti delle medie Enrico Fermi fanno educazione fisica all'aperto
Gli alunni della scuola media Fermi non possono svolgere attività fisica nella loro palestra, le associazioni sportive sì. La palestra delle scuole medie, infatti, era stata dichiarata inagibile ad aprile di quest’anno dall’Asl a causa di alcune infiltrazioni e altri problemi che – durante l’estate – Agesp ha risolto incaricando un’impresa affinchè eseguisse gli interventi necessari segnalati nelle prescrizioni dell’Azienda Sanitaria Locale. I lavori sono stati completati ma gli alunni, ad ormai oltre un mese e mezzo dall’inizio dell’anno scolastico, non possono entrare in palestra perchè manca il certificato di agibilità. Per il momento fanno educazione fisica all’aperto utilizzando il campo sportivo della squadra di calcio di Beata Giuliana. Nonostante lo stesso discorso valga anche per le associazioni sportive che vi si allenano queste sono già tornate ad utilizzare l’impianto senza alcun problema.
A segnalare l’anomalia è un’insegnante di educazione fisica dell’istituto, Grazia Lualdi, che si chiede come sia possibile che si verifichino situazioni di questo tipo: «Sappiamo che la preside dell’istituto ha richiesto a più riprese la consegna di questo certificato al Comune ma al momento non è ancora riuscito ad ottenerlo – spiega – per le associazioni sportive pare che questo discorso non valga. Inoltre alcuni genitori di alunni della scuola sono andati a chiedere più volte spiegazioni negli uffici ma senza ottenere risposte».
L’assessore alla Scuola Claudio Fantinati ha fatto una breve ricerca e ha scoperto che, effettivamente, la ditta che ha eseguito i lavori non ha ancora completato i certificati necessari: «Da Agesp mi hanno assicurato che il problema verrà risolto entro pochi giorni – spiega – le associazioni sportive hanno ripreso le attività regolarmente perchè hanno interpretato in maniera meno rigida la situazione. Con questo non voglio dire che la preside abbia peccato di rigidità perchè anche la questione formale va conclusa nella maniera giusta». Una vicenda che si chiuderà in breve tempo, dunque, ma è innegabile che la burocrazia – ancora una volta – si è dimostrata una macchina farraginosa capace di fermare anche una palestra appena ristrutturata.
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