Pagare l’affitto per il dormitorio? “E’ Busto che ha scelto questa strada”

Avere il rifugio per senzatetto senza canoni d'affitto è possibile ma alle Ferrovie non è stato presentato alcun progetto in questa direzione. Una scelta che costerà ai contribuenti oltre 20.000 euro.

Com’è possibile che Busto Arsizio debba pagare 14.000 euro di affitto alle Ferrovie per dare un posto caldo in cui dormire ai senzatetto che, ancora oggi, vivono in stazione? Semplice: è stata la Città a scegliere questa strada.
«A noi non è stato presentato nessun progetto», spiega Alessandro Radicchi, presidente dell’Onds, la struttura delle Ferrovie dello Stato che si occupa di assistere i progetti per eliminare il disagio sociale dalle aree ferroviarie. Sul suo tavolo ogni anno arrivano oltre 80 richieste da parte di comuni e associazioni «e rispondiamo a tutti, dando le indicazione per avviare le procedure». Tuttavia «questo è un lavoro che generalmente noi facciamo con i Comuni, sono loro a dover avanzare le richieste e sopratutto presentare i progetti». Ma questo, Busto Arsizio, non l’ha fatto.
«Il comune ha evidentemente deciso di seguire un’altra strada, quella della locazione» spiega Radicchi e proprio per questo «noi non ne sappiamo nulla, non è di nostra competenza». Una strada che sarà onerosa per i contribuenti -14.000 euro di locazione per due anni a cui aggiungere ristrutturazione e gestione- ma che potrebbe facilitare le pratiche negli uffici di Roma. «Una volta avviato il rifugio e dimostrato che funziona la strada è spianata» dal momento che «i benefici per le stesse Ferrovie possono essere maggiori delle spese» al punto di spingere a «ridurre gli oneri a carico delle associazioni e delle amministrazioni locali». In altre parole «bisogna dimostrare alle Ferrovie che il progetto è valido» anche perchè «non è mai successo che una volta aperto un dormitorio poi Rfi lo abbia fatto chiudere».
In questo contesto il ruolo di Onds è quello di «facilitare la mediazione tra le parti» ma per fare ciò «dobbiamo ovviamente partire dai progetti». Oggi, per la cronaca, nessuna delle stazioni che fanno parte di questa rete paga alcun canone alle Ferrovie dello Stato ma Busto non solo non ha un progetto pronto su questo tema ma non è ancora stato firmato il contratto con Rete Ferroviaria Italiana per la locazione dello stabile. Se poi a questo si somma il fatto che le realtà della rete Vo.La.Re (i volontari che si occupano dei senzatetto in città e che dovrebbero fisicamente gestire il dormitorio, ndr) sono mesi che non ricevono informazioni dal Comune e che negli uffici dei Servizi Sociali nessuno conosce l’esistenza dell’Onds la vicenda diventa grottesca. Peccato che si stia parlando di persone che rischiano di passare un altro inverso sotto le stelle. 

Leggi anche la risposta dell’Assessore: "Il Comune ha fatto tutto il possibile, la colpa è di altri"


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Settembre 2013
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