Tra sogni e piccole opere “l’Olona può essere il motore del rilancio”
Ne sono convinti i membri dell’Ecomuseo della Valle Olona che per sabato 23 novembre hanno organizzato un convegno sul tema. “Gli esempi positivi ci sono e anche i soldi per realizzarli”, spiegano gli organizzatori
Chioschi da aprire lungo il percorso della pista ciclo-pedonale, strutture da affittare a prezzi calmierati a giovani imprenditori e terreni comunali affidati a piccoli agricoltori. E’ (anche) attraverso le piccole azioni che può ripartire un territorio. Di questo ne sono certi i membri dell’associazione culturale dell’Ecomuseo della Valle Olona che su questi temi hanno organizzato un convegno per sabato prossimo. «Bisogna stimolare le istituzioni, gli enti, le categorie professionali e i singoli cittadini -spiega il presidente dell’Ecomuseo, Michele Palazzo -perchè è solo così che possiamo uscire da una situazione che è drammatica». In questo contesto anche il progetto che punta a rilanciare tutta la valle si candida ad essere un «continuo stimolo e proposta alle amministrazioni» in grado di dare input ad un progetto di più ampio respiro. L’Ecomuseo, infatti, «sarà una come una cornice per tutto ciò che permetterà la rinascita della valle» e in questa direzione una serie di progetti sarebbero facilmente attuabili. «Abbiamo già studiato alcune idee -spiega Giuseppe Goglio- come il recupero di edifici abbandonati e la loro assegnazione a canone agevolato a piccoli artigiani». Ma c’è di più, come le concessioni più facili per chi vuole fare impresa lungo il fiume o anche «la semplice locazione dei terreni comunali abbandonati lungo il fiume».
Un progetto «in cui ci crediamo tantissimo e che deve essere trasversale agli schieramenti politici» in grado di avviare una vera e propria «rivoluzione culturale nell’approccio a queste tematiche». Esempi positivi in questo senso già ci sono, come l’impianto di fitodepurazione di Gorla, e anche i fondi per realizzarli. «Ci sono 30 milioni di euro in fondi europei che non sono ancora stati usati e che rischiamo di perdere», spiega l’architetto Anna Palumbo. Per avviare progetti veramente competitivi «deve essere l’intera comunità ad iniziare a lavorare; è una catena».
Aspetti sui quali investire sono molti, dal cicloturismo fino alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale e l’incontro di sabato è solo il punto di partenza di questo processo. Appuntamento sabato 23 novembre alle ore 14.30 nell’aula magna dell’istituto universitario in scienze della mediazione linguistica (via Pomini 13, Castellanza).
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