Alta tensione sull’Arcisate-Stabio nonstante gli accordi
Il sindaco Maria Angela Bianchi torna sull'argomento con preoccupazione: "Salini ha abbandonato l'ultimo tavolo di monitoraggio"
A dispetto degli accordi sottoscritti e delle intese raggiunte sul cantiere della ferrovia Arcisate-Stabio continuano ad addensarsi nuvole da temporale. Questa volta, dopo un periodo durante il quale non si è sentito più parlare di quell’opera che sta squarciando le comunità di tre paesi, è il sindaco Maria Angela Bianchi di Induno Olona a tornare sull’argomento con preoccupazione.
A rialzare le fibrillazioni delle istituzioni del territorio è stata l’ultima seduta del tavolo di monitoraggio sulla prosecuzione del cantiere istituito in Regione.
Ieri, martedì 6 maggio, il tavolo è tornato a riunirsi e le cose non devono essere andate per il verso giusto. Riuniti in Regione c’erano i rappresentanti di Rfi, della ditta appaltatrice Ics e i sindaci di Induno e Arcisate in collegamento ma nel giro di 5 minuti dall’inizio del confronto uno degli attori principali lo aveva già abbandonato.
«L’ingegnere Salini, dopo uno scambio di recriminazioni con i responsabili di Rfi si è alzato e se ne è andato – racconta il sindaco Bianchi fortemente preoccupata per la piega che sta prendendo la situazione -. È un comportamento che mi ha indignato e ha offeso i cittadini del nostro territorio. Si discute e si ragiona quanto si vuole ma non si può abbandona il tavolo in quel modo. Io non giudico i rapporti che vi possono essere tra le due imprese perché non conosco i particolari ma sono sicura che questo comportamento non rispetta i problemi che vivono i cittadini in questo momento».
La lunghissima vicenda che riguarda il cantiere dell’Arcisate-Stabio sembrava aver trovato un punto di risoluzione con gli accordi firmati lo scorso febbraio.
L’intesa prevedeva di ricominciare i lavori all’interno del cantiere in attesa di trovare una soluzione anche per il problema principale relativo allo smaltimento delle terre. Quella sottoscrizione, formalmente, è ancora valida ma le parole del sindaco fanno tornare le preoccupazioni. «Spero che la Regione abbia ancora margine di intervento – spiega Bianchi – noi siamo seriamente preoccupati e ho chiesto la convocazione di un’assemblea dei sindaci per condividere le preoccupazion e pensare ad azioni comuni».
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