Ancora catture record, è “Luciopercamania”

Dopo il mostro di 14 chilogrammi pescato a Laveno ecco un'altra preda. A vincere davvero sono però i buongustai

C’è chi la Sandra ce l’ha con le trecce, e chi col "trecciato" la pesca. Il nome nordico de Lucioperca – Sandra, appunto – non è mai tramontato neppure tra i nostri pescatori che per avere la meglio coi mostri di lago (ma anche di fiume, perchè si pescano anche nel Tresa e nel Ticino) usano proprio un filo potente, il trecciato appunto. Il perca venuto a galla martedì scorso a Laveno Mombello, è stato pescato proprio con questo filo: robusto, ma non d’acciaio come su usa per catturare i lucci, vista la presenza di pochi denti aguzzi nelle fauci grandi delle sandre. E in materia di catture record c’è un primo colpo di scena che con un tocco di campanilismo, viene segnalato in queste ore. Se a Laveno Mombello i pescatori locali sostengono di essere venuti a capo del "perca più grande del Mondo" da Vergiate Gianluca Gallo dice che "di lucci cosi grandi ne prendo diversi ogni anno, e nel Lago Maggiore vi garantisco che ce ne sono di più grossi”. Un’affermazione che potrebbe anche i questo caso dimostrare la natura esagerata dei pescatori, se non fosse per un altro scatto inviato alla redazione di Varesenews che ritrae l’appassionato di grossi pesci con la sua preda e che ancora una volta va a sfatare il luogo comune del “ho preso un pesce grosso così…”.
Si scopre allora una nuova mania che in tanti fa ammalare di questa passione: specialmente d’estate, la sera, li trovi a fissare il lago nelle rive con fondo di sabbia e che degradano verso lo scuro, nei pressi dei manufatti ma anche agli attarcchi dei traghetti. Ci sono i cavedani, i persici, magari qualche agone, ma quei signori che piazzano robuste canne da mare o da siluro sono affetti da una strana malattia, la percamania, appunto, che in qualche occasione ha fatto affermare, forse dopo alcune birre, nei bar di Laveno, di “essere in grado, fissando il lago la notte, di vedere gli occhi rossi dei perca che stanno fermi in cerca della loro preda”. Sarà, ma a primeggiare in questa battaglia per il momento sono i buongustai. Un paio d’anni fa venne infatti istituito un concorso di cucina con prodotti tipici della nostra provincia: guarda caso fu proprio il perca ad avere la meglio tra i fornelli e sui piatti di portata. E allora che sia, percamania.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Gennaio 2009
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