Arresti domiciliari per i due funzionari presi con la mazzetta

L'arresto di Massimiliano D'Errico e Vincenzo Mercadante è stato convalidato ma le indagini continuano e non si escludono nuovi sviluppi

E’ stato convalidato l’arresto dei due funzionari dell’Agenzia delle entrate. Il gip Giuseppe Fazio ha confermato il provvedimento ma ha altresì disposto la scarcerazione di Massimiliano D’Errico, il responsabile del servizio antifrode, e di Vincenzo Mercadante, il capo area della riscossione alle medie imprese. Secondo il giudice non vi sarebbe pericolo di fuga e di inquinamento delle prove. L’Agenzia delle entrate, inoltre, ha dichiarato che i due sarebbero stati licenziati se l’arresto fosse stato convalidato. Dunque, per i due funzionari sospettati di aver chiesto una mazzetta da 50mila euro per evitare controlli fiscali a un imprenditore, dovrebbe arrivare la punizione dell’Agenzia, che nel contratto nazionale ha inserito espressamente la possibilità del licenziamento per giusta causa alla convalida di un arresto per concussione o corruzione, già nella fase delle indagini preliminari.

D’Errico e Mercadante sono stati interrogati ieri in carcere. Il commercialista, a quanto trapela, ha subito martedì scorso una perquisizione nel suo studio durata ben 16 ore. La trappola organizzata dai carabinieri del reparto operativo di Luino, e dal sostituto procuratore Agostino Abate, è scattata nel primo pomeriggio. Mentre nella stanza del professionista,D’Errico si metteva nel giaccone la mazzetta da 15mila euro (la prima tranche della richiesta), nella sala accanto il pm e i carabinieri osservavano la scena e ascoltavano la conversazione. D’Errico è stato fermato all’uscita, da un carabiniere in borghese che gli ha dato un buffetto sulla spalla chiedendogli dove stava scappando.

La domanda che si stanno facendo gli inquirenti è se la mazzetta chiesta a un imprenditore di impianti elettrici che aveva aderito allo scudo fiscale, sia l’unico episodio di concussione o se vi siano stati altri episodi in passato su cui puntare l’attenzione. Rimane invece sospesa la posizione del commercialista su cui, come si è detto, la procura sta ancora svolgendo approfondimenti.

L’Agenzia delle entrate a Milano sta per nominare un legale di parte civile.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Febbraio 2010
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