Villa Mylius al grande chef Gualtiero Marchesi
Il comune sta trattando con la fondazione del cuoco più famoso d'Italia
Il comune di Varese ha in mente una destinazione di grande prestigio per villa Mylius, la casa del 700 donata dalla famiglia Babini Cattaneo alla città. La dimora è vincolata a un uso culturale e il sindaco, Attilio Fontana, ha deciso di offrirla come sede della nuova fondazione culturale delle chef Gualtiero Marchesi, il padre della nuova cucina italiana, che questa sera a Milano, alla Scala, nel giorno del suo 80esimo compleanno, annuncerà la costituzione delle neonata fondazione per la cura del gusto e del bello. Non si tratta di una scuola cucina, ma di un luogo di eventi artistici, musicali e formativi che da un alto saranno a favore dei bambini con vari corsi e training di formazione per l’educazione del gusto e dell’arte, dall’altra vi saranno realizzati master per i grandi chef di tutto il mondo, ma anche eventi culturali.
La notizia è stata anticipata questa mattina dal Corriere della Sera e il sindaco Attilio Fontana conferma che le trattative oramai sono giunte a buon punto: «Ci siamo candidati ad ospitare la sede della Fondazione Marchesi».
Quest’ultima ha scopi culturali e la villa è da par suo vincolata a un uso culturale fin dall’atto della donazione. Il problema del comune è che il patto di stabilità e i vincoli di bilancio impediscono a Palazzo Estense di spendere soldi per la ristrutturazione. L’idea di fondo è quella di affidare a Gualtiero Marchesi l’immobile: gli sponsor privati che sostengono il grande chef si occuperanno di rimettere la villa in condizioni perfette in cambio ovviamente di un comodato d’suo o di una formula similare che consenta a Marchesi di fare progetti di lungo periodo. Enrico Dandolo, vicepresidente della fondazione, ha incontrato più volte il sindaco Fontana e ha confermato che Varese sarebbe una location ideale. Per la sua vicinanza con Malpensa e anche perché la villa è un gioiello antico, nel verde, di assoluto interesse artistico. Marchesi ha già una scuola a Colorno, in provincia di Parma, ma a Varese invece di insegnare a cucinare ha l’ambizione di insegnare ad apprezzare l’arte e a essere creativi.
Per Varese potrebbe essere una apertura internazionale di grande respiro, e il parco rimarrà comunque sempre aperto per i cittadini.
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