Non condivido le sue opinioni sul tricolore, ma è un ottimo assessore

Sandro Damiani replica alle accuse del Pd circa l'iscrizione e i commenti offensivi sul tricolore pubblicati su Facebook dall'assessore Barbara Mingardi. La situazione in consiglio comunale rimane molto tesa, si minacciano querele

«Personalmente non condivido le opinioni espresse su facebook da Barbara Mingardi. Ma, appunto, è una mia opinione personale. Dal punto di vista di come svolge la sua funzione di assessore direi che la Mingardi lo fa egregiamente, perseguendo con fedeltà gli obiettivi di questa giunta, soprattutto in qualità di ufficiale dell’anagrafe che celebra i matrimoni con tanto di fascia tricolore. Bisogna distinguere le funzioni pubbliche, dalle opinioni private di una persona». Sandro Damiani, sindaco di Malnate, difende l’assessore ai Servizi sociali Barbara Mingardi che si è iscritta al gruppo del popolare social network “Io il tricolore lo uso così”, simboleggiato da un rotolo di carta igienica con i colori della bandiera italiana. L’assessore, oltre ad aderire al gruppo di Facebook, ha anche spiegato la sua visione privata del tricolore. Una situazione che ha scatenato le proteste dell’opposizione che ha scritto al sindaco chiedendogli «la comunicazione e il verbale del consiglio comunale alla Procura della Repubblica di Varese per valutare se, nel comportamento dell’assessore Barbara Mingardi, siano ravvisabili gli estremi del reato di vilipendio alla bandiera nazionale».
Per il Primo cittadino sarebbero invece altri i comportamenti da censurare. «Durante il discorso del 25 Aprile – continua Damiani – c’erano rappresentanti dell’opposizione che fumavano sigarette e parlavano al telefonino. Perché non commentiamo anche questi atteggiamenti non proprio rispettosi del tricolore?»
A Malnate tra la maggioranza di centrodestra e il Pd la tensione è altissima, tanto che nell’ultimo consiglio comunale si è sfiorato lo scontro fisico.  «Il capogruppo del Pd, Eugenio Paganini – spiega il sindaco – ha prima ingiuriato e poi messo le mani addosso all’assessore Gastaldello. C’è la testimonianza di un vigile urbano, faremo denuncia per percosse e ingiuria. A meno che ci siano delle scuse pubbliche del capogruppo del Pd. Questa sinistra è veramente sinistra».
«Ma quali percosse – risponde Eugenio Paganini –. Prima di tutto eravamo fuori dal consiglio comunale, io stavo parlando con un giornalista e mi sono limitato a spingerlo via perché Gastaldello mi stava venendo addosso. È rimasto in consiglio comunale tutto il tempo. Insomma, facciano tutte le querele di questo mondo, l’ho solo spinto via».
(foto sopra: da sinistra, Damiani e Paganini, in una foto durante le ultime elezioni amministrative,  quando ancora si stringevano la mano)

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Pubblicato il 03 Maggio 2010
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