Più treni sulla Luino-Gallarate? Forse si potrà
Il Consiglio Provinciale ha approvato una mozione del PD che chiede alla Regione e alle Ferrovie di potenziare il servizio di trasporto ferroviario
Perché sulla Gallarate-Luino, dalle 8 di mattina all’una di pomeriggio, non c’è nemmeno un treno che effettua il servizio passeggeri? Perché, nelle stesse ore, il personale e i mezzi che potrebbero effettuare il servizio ci sono ma sono fermi a Luino?
Se lo sono chiesto il gruppo consigliare provinciale del Partito Democratico, i circoli di Luino, Laveno Mombello e Besozzo e il circolo “Ferrovieri democratici” con l’intento di trovare una soluzione. E così hanno fatto una proposta è l’hanno fatta approvare sotto forma di mozione in consiglio provinciale.
Oggi su quella tratta viaggiano una media di 44 treni merci e 26 treni viaggiatori al giorno. Il traffico merci è quello che complica le cose perché, svolgendosi prevalentemente di notte, obbliga i tecnici a lavorare per la manutenzione della linea ferroviaria durante il giorno, in quelle ore della mattina quando non è previsto il traffico dei treni passeggeri.
Dal Pd chiedono alla Regione Lombardia e alle ferrovie una soluzione semplice: la riorganizzazione dell’uso delle tratte ferroviarie.
«Sarebbe sufficiente deviare una parte della circolazione dei treni merci sulla tratta Luino-Laveno-Sesto-Gallarate – spiegano dal circolo “Ferrovieri Democratici” Francesco De Palo e Pietro De Bartolo – così facendo si libererebbe la circolazione sulla tratta Laveno-Gallarate via Besozzo e potremmo introdurro una nuova corsa ferroviaria. Si tratterebbe – spiegano i due ferrovieri – di una razionalizzazione a costo zero, perché utilizzando il personale ora fermo a Luino, tutti i giorni dalle 8 alle 12, si riuscirebbe a garantire una corsa in più alla mattina, eliminando così il meno agevole spostamento via bus».
Un’operazione che in sostanza garantirebbe l’aumento dei treni passeggeri è un maggior sfruttamento, anche dal punto di vista turistico, delle tratte ferroviarie che costeggiano le aree del lago Maggiore, una risorsa turistica di primaria importanza per la provincia.
Una soluzione apprezzabile, tant’è che il consiglio provinciale ha accolto all’unanimità la proposta chiedendo alla giunta di attivarsi presso Regione Lombardia, Trenitalia e Rfi per potenziare i collegamenti ferroviari anche nelle ore della mattina.
«L’operazione rientra nella strategia che il Partito Democratico intende portare avanti sulle politiche della mobilità, – hanno spiegato i consiglieri provinciali Pd Mario Aspesi e Roberto Caielli – è nostra precisa intenzione portare avanti parallelamente e contemporaneamente politiche di incremento infrastrutturale, laddove crediamo che ve ne sia bisogno, ma anche operazioni di razionalizzazione dell’uso delle risorse esistenti».
In quest’ottica il Partito Democratico ha messo insieme un’operazione che si è svolta a diversi livelli, dai circoli del territorio (Laveno, Besozzo e Luino) che hanno proposto la mozione a livello comunale, al consiglio provinciale e infine a quello regionale dove se ne è fatto carico il consigliere Pd Stefano Tosi.
Sempre in Consiglio Provinciale il gruppo del Pd ha fatto approvare una mozione per chiedere la gratuità dell’uso delle future tangenziali di Varese e Como.
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