Il sindaco di Varese “L’acqua si può bere, revoco il divieto”

Questa è la decisione di Attilio Fontana dopo la visione dei primi risultati delle analisi. I varesini possono rimettere mano al rubinetto

Il sindaco di Varese ha deciso di revocare l’ordinanza che impedisce di bere l’acqua e di usarla per motivi alimentari, dopo lo stop imposto alle sorgenti di Luvinate per il sospetto di inquinamento da idrocarburi, reso noto nella mattina del 2 novembre 2010. 

«A seguito degli esami di Arpa, e sentite anche le valutazioni dell’ASL, non si è riscontrato nei campioni di acqua analizzati il superamento dei limiti di nessuna sostanza inquinante o nociva per la salute» Ha dichiarato il sindaco nel revocare l’ordinanza.

Le analisi, anticipate ai sindaci da Arpa, secondo le parole del sindaco di Varese sono risultate negative: «Tutti i valori sono risultati inferiori alla soglia di attenzione – precisa Fontana – Soprattutto il benzene, la sostanza più nociva che destava maggiore preoccupazione, è risultato assolutamente assente. Per questo ho deciso, dopo aver monitorato la situazione per tutta la giornata, di revocare l’ordinanza emessa nel pomeriggio». 

I varesini, quindi, secondo i valori comunicati alle amministrazioni, possono tornare e mettere mano al rubinetto. Le indicazioni degli esperti Asl già tendevano, del resto, a smorzare l’allarme dei cittadini riguardo alla tossicità dell’acqua bevuta incidentalmente, mentre Aspem subito adeguato la comunicazione sul suo sito istituzionale, comunicando la decisione del sindaco di Varese sulla potabilità dell’acqua.

Si può quindi rientrare alla normalità, dopo un pomeriggio in cui i supermercati hanno fatto il "tutto esaurito" delle scorte di acqua, stando alle segnalazioni dei lettori. Ora resta solo da sapere cosa è realmente successo alle sorgenti di Luvinate: che qualcosa devono avere subìto, anche se non in proporzioni da mettere in pericolo la popolazione. 

«Con soddisfazione l’Amministrazione di Luvinate è stata informata dei primi riscontri positivi dalle analisi in corso sull’acqua che escluderebbero problemi per l’utilizzo – spiegano infatti i vertici del paese coinvolto – Si rimane dunque da una parte in attesa di comunicazioni ufficiali per poter revocare l’ordinanza precauzionale emanata nel primo pomeriggio su indicazione di Aspem e, dall’altra, di conoscere le cause che hanno determinato tale situazione di iniziale preoccupazione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Novembre 2010
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