Gli ex assessori saranno testimoni al processo Fumagalli

I giudici ascolteranno Nicoletti, Puricelli e altri. In aula bocciate le eccezioni della difesa. A novembre inizierà la sfilata dei testi: a partire dagli autisti utilizzati, secondo l'accusa, per trasportare le amiche romene dell'ex sindaco

I politici locali saranno testimoni, nei prossimi mesi, alle udienze del processo contro l’ex sindaco Aldo Fumagalli. (nella foto con il legale, Giancarlo Beraldo). Il pm Agostino Abate citerà di sicuro Alessio Nicoletti, all’epoca con la delega alla polizia locale e oggi consigliere comunale di opposizione (secondo le indagini, tra l’altro, avrebbe prestato una casa di sua proprietà a un’amica romena del sindaco, prima che la stessa fosse “piazzata” in una casa della cooperativa Sette Laghi: da qui il reato di concussione verso la titolare, mentre Nicoletti è ovviamente estraneo alle accuse).

Ma anche l’ex vicesindaco Roberto Puricelli
sarà ascoltato (oggi è presidente del consiglio), e vi sarà almeno un altro assessore della giunta di allora. La procura chiamerà di certo anche i vigili urbani che facevano da autisti al sindaco, Gaetano Napoli e Guido Vanoli, poiché uno dei reati contestati è l’uso indebito dell’auto pubblica per viaggi personali con ragazze (in un caso, entrato nelle carte dell’indagine, la vettura si ruppe nel tragitto verso Monza e così fu chiamata in aiuto una seconda vettura).

Oggi il processo è iniziato: quasi due ore e poi il rinvio. I giudici hanno fatto a tempo a rigettare alcune richieste della difesa. Come la pretesa nullità di una buona parte degli atti relativi alle dichiarazioni di autisti e funzionari comunali. Il processo all’ex sindaco di Varese Aldo Fumagalli sarebbe finito qua, se il collegio presieduto da Anna Azzena avesse deciso per l’irregolarità di un timbro un po’ sbiadito all’ufficio gip. Si tratta in sostanza della richiesta di proroga delle indagini – nel settembre 2005 –;  la difesa ha messo in dubbio una circostanza: è stata fatta nei termini di legge? I giudici hanno invece rilevato che nel registro elettronico la data rientra nei termini corretti. Il collegio ha negato inoltre un’eventuale nullità di alcuni atti, paventata dalla difesa per la possibilità di una chiamata in correo degli autisti dell’ex sindaco (ma il pm ha chiarito che erano solo esecutori inconsapevoli).

Il dibattimento per peculato e concussione ha però un nemico: la carenza di giudici. Il collegio giudicante, a seguito della sostituzione di un togato, dovrà cambiare. Il rinvio rimanda tutto al prossimo 24 novembre, quando saranno ammesse le prove e ascoltati i primi testimoni; in realtà, uno solo, perché i giudici penali di Varese sono stati nel frattempo tutti inseriti nella commissione giudicante del concorso avvocati e dunque non hanno molto tempo a disposizione. Una prova ad ostacoli, dunque, questo processo, per fatti che risalgono a un periodo tra il 2002 e il 2004. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Luglio 2011
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