Il popolo di Varese sta con Fontana

Al sindaco sono giunte in queste ore valanghe di messaggi di solidarietà da sindaci e cittadini. la sezione locale del carroccio lo ha riempito di applausi, gli ha scritto anche la ex rivale Oprandi

Oggi il sindaco di Varese, Attilio Fontana, deciderà se partecipare o meno allo sciopero dei sindaco del 15 settembre, organizzato dall’Anci per protestare contro i tagli ai comuni deciso dal governo nella manovra finanziaria. Fontana, com’è noto, è in difficoltà, perché è uno degli organizzatori delle protesta, e sostiene da un anno la impossibilitò di continuare a erogare servizi ai cittadini, a fronte delle politiche di riduzione dei trasferimenti. Il suo partito, la Lega Nord, ha però deciso che i sindaci del Carroccio non devono manifestare contro il governo: il rischio è l’espulsione, perché la posizione è stata votata all’unanimità dal consiglio federale. e bossi ieri è stato ancora più duro: «I sindaci contro la manovra? Si vede che non hanno niente da fare». 

Fontana tuttavia sta ricevendo tanti messaggi di solidarietà. Ieri sera, martedì, durante la riunione della sezione cittadina del caroccio il sindaco è stata acclamato dai suoi compagni di partito. I leghisti varesini lo sostengono su tutta la linea e sono tante le manifestazioni di affetto ricevute in piazza podestà. I sindaci leghisti della Lombardia hanno inviato a Fontana valanghe di sms di apprezzamento. E oggi dall’opposizione c’è chi vuole riconoscere a Fontana un pubblico plauso, ed è Luisa Oprandi, la candidata del centrosinistra sconfitta dall’attuale sindaco, che a titolo personale ci ha inviato una lettera a favore del sindaco.

«L’altolà imposto dalla Lega al nostro sindaco è inaccettabile – scrive la Oprandi – Mettere un amministratore in condizioni di scegliere tra il partito di appartenenza e la città che guida è un atto di grande irresponsabilità. Così facendo, infatti, si subordina la logica del buon amministratore a servizio della collettività alla bassa cultura dell’asservimento alle incontestabili regole di partito.

Varese non ha scelto che fosse un partito, né tanto meno la Lega Nord, a guidare la città e le recenti elezioni lo hanno detto chiaramente.  Varese appartiene solo ai suoi cittadini, non ad altri.

Non è quindi Fontana che deve scegliere “da che parte stare”, bensì la Lega che deve decidere quanto la sudditanza alle logiche centraliste sia più forte dell’interesse per il territorio e le comunità locali.

Non è il sindaco che deve rinnegare la sua giusta posizione di difensore dei comuni ridotti allo stremo. Fontana è il sindaco di tutti, della nostra comunità e quindi, in questa lotta condivisa, fa bene a stare dalla nostra parte, da quella dei suoi cittadini, del territorio che rappresenta. E noi siamo con lui. Luisa Oprandi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Settembre 2011
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