Arte, musica ed ecologia per l’inaugurazione del Re Mida

Al Chiostro di Voltorre una giornata per conoscere le attività del centro dove si trasformano i rifiuti in piccoli oggetti d’arte e di fantasia

centro re midaL’avanguardia del riuso creativo che parte dai rifiuti e li trasforma in oggetti d’uso comune ma anche in opere d’arte è al Chiostro di Voltorre, a Gavirate. Il centro si chiama Re Mida e venerdì 21 settembre aprirà al pubblico con una giornata speciale. L’inaugurazione ufficiale sarà alle 16.30 e fino a sera il centro sarà dedicato ai laboratori per bambini; poi arte e musica s’impossesseranno del Chiostro fino a tarda notte.
Da segnalare la presentazione del contest di eco – design “quattroerre”, un concorso per studenti, artisti, designer che presentino oggetti di uso comune e prototipi originali realizzati con materiale di scarto, e la realizzazione di un’installazione artistica collettiva con i materiali del centro ReMida curata dai presenti con il supporto di alcuni artisti locali.
Si tratta di n’opera interattiva temporanea “a ragnatela” che coinvolgerà direttamente il pubblico al centro del chiostro. L’installazione assorbirà l’ambiente in cui verrà a trovarsi, quasi impossessandosene e nutrendosene. Una grossa tela di ragno realizzata con tessuti elastici di recupero sarà pensata per adattarsi allo spazio centrale del chiostro, reinterpretandolo e rivelando di volta in volta nuove possibilità d’intreccio.
La costruzione partecipata dell’installazione provvisoria al centro del Chiostro sarà accompagnerà dal dj set dei The Professionals che apriranno la serata musica curata da TotemE20. Il dj set lascerà il posto alle ore 21.30 alla performance artistico-musicale dei Mechanics for dreamers, artisti/musicisti che da anni sperimentano la produzione di materiali con scarti industriali. Uno spettacolo che andrà ad armonizzarsi con l’installazione in costruzione.

Il programma della giornata

Cos’è il centro Re Mida 
ReMida è un progetto culturale che rappresenta unmodo nuovo, ottimistico e propositivo di vivere l’ecologia e di "costruire il cambiamento" valorizzando i materiali di scarto, i prodotti non perfetti e gli oggetti senza valore, per accedere all’idea di nuove possibilità di comunicazione e creatività in una nuova logica di rispetto dell’oggetto, dell’ambiente, dell’Uomo.
Il centro di ricerca creativa offre materiali alternativi e non convenzionali, ricavati dalle rimanenze e dagli scarti industriali e commerciali, fino ai prodotti naturali; parecchie tonnellate di materiali di scarto vengono ridistribuite gratuitamente alle scuole, enti e Istituzioni perché ne reinventino usi e significati attraverso progetti mirati.
Il progetto, dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia, di Iren Emilia e gestito dall’Associazione Amici di Reggio Children, si è diffuso in Italia e nel mondo, tessendo una rete interculturale dove si scambiano idee, progetti ed esperienze, dall’Europa fino all’Australia.
ReMida promuove e organizza laboratori di didattica animata in sede e nel territorio, corsi di formazione per docenti e adulti, allestimenti di mostre, conferenze e seminari su tematiche ambientali, artistiche e scientifiche.

Gli spazi:
l’Emporio, il cuore di ReMida, dove avviene la scelta e la distribuzione dei materiali a favore di coloro che decidono di perseguire esperienze educative, didattiche o culturali utilizzando nelle proprie attività i materiali di scarto aziendali. L’emporio è quindi una specie di “piazza” di ReMida, luogo di incontro e di scambi esperienziali oltre che luogo di prima ideazione e progettazione;
il Laboratorio, spazio nel quale è presente un’officina creativa che offre possibilità di approccio e di prima conoscenza dei materiali di scarto all’utenza. Nel laboratorio si svolgono attività didattiche e formative che presentano il carattere dell’apprendimento attivo, dell’imparare facendo. Il laboratorio è quindi lo spazio principe per sviluppare attività con le scuole e gli adulti attraverso attività di formazione ma anche uno spazio libero ove si possono sperimentare e ideare itinerari creativi rivolti alle famiglie o a gruppi informali;
l’Esploratorio, una serie di attività dedicate a sperimentare esperienze con i materiali in rapporto alla luce, il suono, la gravità, le dimensioni, ecc.:
Luci ed ombre: lo spazio luci ed ombre è un luogo buio all’interno del quale si sperimentano una serie di attività legate alla luce, alla penombra, alle ombre e alla rifrazione della luce in relazione a materiali diversi;
Spazio scoperte: la zona delle scoperte prevede un luogo dove poter effettuare libere sperimentazioni intorno ad alcuni temi quali la forza di gravità (Magnetik), l’utilizzo di nuove tecnologie (Pixelab) e l’individuazione di sonorità diverse provenienti dai materiali contenuti nel Centro (DoReMida);
Specchio riflesso: esperienza con l’utilizzo dei materiali in relazione ad una serie di specchi posizionati intorno, sopra e sotto chi sperimenta;
Il cantiere: lo spazio cantiere è il luogo della libera sperimentazione sulle forme, le dimensioni e le proprietà dei materiali all’interno di un processo ideativo e costruttivo;
Il Documentario, dove si possono trovare materiali informativi (opuscoli, pubblicazioni, ecc.), e dove si costruirà l’archivio delle attività svolte sia nel centro, sia nel territorio;

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Settembre 2012
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