Un sit in e una domanda di grazia al campeggio dei ribelli low cost

Le ultime iniziative dei residenti che stanno cercando di organizzarsi per difendersi dalle possibile accuse dell'inchiesta penale

Striscioni e cartelli per ribadire che loro non si sentono abusivi, ma anche una controffensiva giuridica per chiedere di rimanere nella loro casetta ma senza fare alcuna ammissione di colpa. E’ questa la situazione che si presenta al campeggio Sette Laghi, venerdì pomerggio, alla scandenza del termine per fare, al comune, la domanda di deroga al sequestro. In particolare, le circa cento domande che sono state formalizzate questo pomeriggio partono dal modulo ufficiale pubblicato nel sito del comune ma, su consiglio degli avvocati, recano in calce una aggiunta: «In pendenza dell’incidente di esecuzione». Che significa? Secondo i legali i soci della società Sette Laghi non possono fare una domanda in cui si impegnano a ripristinare le vecchie strutture prima degli abusi, perchè sarebbe come ammettrre di aver volontariamente compiuto un reato. Per questo hanno specificato che non vi è nessuna ammissione di colpa

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Pubblicato il 21 Settembre 2012
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